El Niño e la Niña, ecco come cambiano clima e temperature: le differenze

I due fenomeni atmosferici riescono a modificare le temperature globali e gli effetti sono diametralmente opposti. Il Niño riscalda gli oceani e provoca violenti uragani o perturbazioni in America. Siccità in Asia meridionale. In Europa invece prevalgono pioggia, neve, freddo al Nord, caldo e siccità al Sud. La Niña raffredda gli oceani e soprattutto in Europa torna il caldo e la siccità al Nord in quanto blocca le correnti atalntiche.
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Mattia Giangaspero 19 Giugno 2024

"L'estate 2024 sarà di transito". A dichiararlo sono stati i massimi esperti e climatologi che hanno spiegato come da giugno 2023 a maggio 2024 il clima è stato condizionato da un'intensa presenza del Niño, mentre da fine agosto inizio settembre tornerà (l'ultima volta nel 2022) la Niña. I due fenomeni atmosferici appena citati modificano le temperature globali, aumentano il caldo, il freddo, portano correnti atlantiche sull'Europa, neve, piogge, oppure formano dei blocchi anticiclonici che generano siccità e calore. Insomma, già abbiamo a che fare con i cambiamenti climatici che alterano e non di poco le temperature, ma devi sapere che oltre a questi da sempre ci sono stati anche il Niño e la Niña. Vediamo nello specifico quali sono le loro differenze.

Il Niño

Il Niño è un fenomeno atmosferico di riscaldamento del Pacifico tropicale centrale e orientale e quindi interessa le terre che si affacciano sul pacifico in area tropicale. Mi riferisco all’America del Sud (nello specifico al Perù), dove di solito si ha un riscaldamento anomalo delle acque superficiali del mare e quindi un apporto di acque con meno nutrienti. E siccome le temperature dell’acqua sono molto alte rispetto alla media, si può formare umidità in atmosfera che a sua volta causerebbe forti e violente precipitazioni.

Dall’altra parte dell’Oceano abbiamo Australia, Indonesia e India che solitamente, con la presenza di El Nino, avranno acqua molto più fredde rispetto alla media e questo porterebbe a periodi di siccità prolungati.

Per quanto riguarda l'Europa, possiamo dire, avendo visto come ha agito di recente nell'ultimo anno 2023-2024, il Niño è stato in grado di spezzare un dominio anticiclonico che regnava nel 2022 e ha favorito l'ingresso delle correnti fredde e atlantiche.

Giulio Betti, climatologo del CNR in un'intervista a Ohga aveva dichiarato che:

"El Niño ha avuto un impatto nel complesso positivo in Europa, per un semplice motivo. El Nino ha sbloccato definitivamente, a partire da metà ottobre, una situazione di forti anomalie di precipitazioni negativa che affliggevano, a macchia di leopardo buona parte dell'Italia. Abbiamo vissuto due anni estremamente siccitosi, in particolare al Nord. Successivamente però è toccato al Sud e nelle regioni adriatiche. El Nino ha riportato le piovose correnti atlantiche".

In sostanza El Niño riscalda gli oceani che in America, soprattutto del Sud rischia di generare cicloni e violente perturbazioni, mentre in Australia, Indonesia e India più siccità. In Europa, invece, porta freddo e pioggia soprattutto nel Nord dei singoli Paesi, mentre nel Sud caldo e siccità.

La Niña

La Niña è esattamente l'esatto opposto del Niño.

In Europa la scorsa Niña, che è durata fino al 2022, ha contribuito a portare meno precipitazioni su tutta l'Europa centro settentrionale, viceversa sono stati anni in cui al Sud è piovuto in modo adeguato. Questo perché con la Niña tipicamente nei mesi tardo autunnali si vengono formare anticicloni di blocco sul Nord ovest d'Europa che non portano correnti fredde di origine atlantica. E infatti la conseguenza è che vengano poi bloccate le prerturbazioni atlantiche.

Proprio in inverno potrebbero verificarsi forti precipitazioni, più abbondanti della media, sul Continente marittimo.

Parlo del sul Sud-Est Asiatico e, in parte, dell'Australia settentrionale. Tornando al Brasile, invece, la Niña dovrebbe portare temperature più secche e fredde sul versante meridionale, mentre a Nord piogge intense.

Infine per quanto riguarda gli Stati Uniti settentrionali e il Canada si passerà dalle alte temperature provocate dal Niño a temperature più basse generata dall'influenza della Niña, mentre nell'area meridionale avremo l'effetto opposto, ovvero si registrerà più caldo.