Firmata l’Alleanza circolare per la plastica: oltre 100 realtà europee utilizzeranno materiale riciclato

Una dichiarazione firmata da oltre 100 realtà per sottolineare l’intenzione di incentivare le pratiche di economia circolare in tutta Europa, dove al momento a essere riciclati sono meno di un terzo dei rifiuti plastici.
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Sara Del Dot 24 Settembre 2019

In Unione europea l’economia circolare della plastica è una pratica ancora troppo poco sviluppata. Basti pensare che ogni anno vengono raccolte oltre 27 milioni di tonnellate di rifiuti plastici e meno di un terzo di queste viene avviato a seconda vita. Il resto finisce in discarica oppure disperso nell’ambiente.

Proprio per incentivare un modello più intenso di economia circolare, quasi un anno fa, nel dicembre 2018, la Commissione europea aveva dichiarato l’intenzione di creare una sorta di alleanza che impegnasse tutti i suoi firmatari a raggiungere alcuni obiettivi di sostenibilità per quanto riguarda la gestione del rifiuto plastica nei confini comunitari.

Questa alleanza, chiamata Alleanza circolare per la plastica (Circular Plastics Alliance) conta al momento oltre 100 partner pubblici e privati che si occupano in vari modi della filiera della plastica. L’impegno principale che questi attori hanno assunto sottoscrivendo questa dichiarazione è di arrivare a riutilizzare ogni anno almeno 10 milioni di tonnellate di plastica riciclata entro il 2025 per fabbricare nuovi prodotti. Con questo accordo, si è messa nero su bianco anche l’intenzione di eliminare per sempre la pratica dell’abbandono in natura dei rifiuti plastici ma anche della loro messa in discarica.  Per fare tutto questo, sono state anche stabilite delle azioni concrete da seguire, come (si legge sul sito della Commissione Ue):

  • migliorare la progettazione dei prodotti di plastica per renderli più riciclabili e integrare maggiormente la plastica riciclata;
  • individuare sia il potenziale inutilizzato, al fine di aumentare la raccolta, la selezione e il riciclaggio dei rifiuti di plastica in tutta l'UE, sia le lacune in materia di investimenti;
  • creare un programma di ricerca e sviluppo per la plastica circolare;
  • istituire un sistema di monitoraggio trasparente e affidabile per tenere traccia di tutti i flussi di rifiuti di plastica nell’UE.

Più riciclo, quindi, e più intense attività di analisi e monitoraggio per tracciare il rifiuto ed evitare che venga disperso ma favorendone il riutilizzo e l’impiego come materia prima per creare nuovi prodotti. Tutto questo porterà inevitabilmente dei benefici, sia ambientali che sociali, con conseguente creazione di nuovi posti di lavoro e maggior utilizzo di materie prime-seconde con conseguente riduzione di rifiuti e inquinamento.

L’adesione all’Alleanza, già sottoscritta da piccole e medie imprese, grandi società, organismi, organizzazioni e autorità di tutta Europa rimane aperta sul sito della Commissione europea, così da lasciare a chiunque la possibilità di aderire e adottare politiche virtuose per raggiungere l’obiettivo.