Francisco, a soli 12 anni, sfida i grandi della Terra: il futuro del nostro Pianeta va costruito oggi

Francisco Javier Vera Manzanares ha 12 anni eppure è già un eco eroe: è il leader di un movimento ambientalista protagonista di diverse battaglie di sensibilizzazione e lotta contro il Climate Change e nel suo Paese, in Colombia, ha già parlato di fronte alla Corte Costituzionale spronando i senatori a fare di più per i diritti dei bambini a un futuro e un Pianeta sicuro e sostenibile.
Entra nel nuovo canale WhatsApp di Ohga
Rubrica a cura di Kevin Ben Alì Zinati
25 Gennaio 2022

Francisco Javier Vera Manzanares ha 12 anni e oggi è uno dei più giovani eco-eroi del mondo. Eppure dentro di lui vivono le stesse virtù dei grandi eco-eroi: l'umiltà e il coraggio. E come loro loro Francisco tutti i giorni sfida i potenti della Terra e lotta contro gli abusi sugli animali e la plastica monouso.  

A volte diamo al futuro una forma impropria. Diciamo che è ciò per cui combattiamo, la cassaforte delle nostre ambizioni e dei nostri sogni eppure tendiamo a incastrarlo in una dimensione temporale romantica e un po’ evanescente: un universo più lontano di quanto in realtà non sia.

Mentre ci scivola tra le dita finiamo quindi per dimenticarci i suoi contorni. Ovvero che il futuro non è solo una questione individuale quanto, piuttosto, un obiettivo che come specie ci coinvolge nella nostra totalità. E che per costruirlo si comincia a lavorare oggi, nel presente.

C’è però chi questo piccolo grande segreto ce lo ricorda ogni giorno. Attivisti politici, ambientalisti, giornalisti, scienziati: sognatori e lottatori che hanno scelto di dedicare la propria vita per costruire il nostro futuro.

Tra loro c’è Francisco Javier Vera Manzanares. Nato in una città a meno di 100 chilometri da Bogotà, capitale della Colombia, da un’assistente sociale, la mamma, e un avvocato, il papà, Francisco ha una sconfinata passione per i libri, specialmente quelli di filosofia e di fisica.

Da anni però è impegnato nella lotta per salvare il Pianeta. Protesta in piazza e divulga sui palchi delle convention, raccoglie tutti i rifiuti che incrocia sul percorso di ogni sua marcia e cerca di sensibilizzare più persone possibili contro il Climate Change.

Tutto questo, Francisco lo fa dall’alto dei suoi 12 anni. Già, anche se è ancora lontano dalla maggiore età Francisco è uno dei più giovani attivisti al mondo, è un eco-eroe al pari dei più grandi.

Come loro, si contraddistingue per una tavolozza di virtù. Una è l’umiltà. Francisco si definisce un bambino come tutti gli altri, uno che la mattina si alza, va a scuola, fa i compiti, gioca ai videogiochi, va in bicicletta e porta a spasso il cane.

Ma non è come tutti gli altri bambini, Francisco. Cercare di normalizzare l’eccezionale a volte rischia di disinnescare una di quelle bombe che invece deve esplodere. E poi, se davvero fosse come tutti gli altri, probabilmente vivremmo in un mondo in cui la crisi climatica farebbe un po’ meno paura.

Francisco ispira tuttii grandi, quelli che dicono che i bambini sono il futuro senza interrogarsi però su quale futuro gli stanno lasciando, e soprattutto gli altri bambini proprio perché non è come loro. Forse parla e vive come loro ma rappresenta ciò che i bambini cercano: il modello a cui guardare per diventare “grandi”.

Non è un caso se il movimento ambientalista che ha fondato, “Guardiani per la Vita”, oggi raccoglie centinaia di ragazzi tra i 5 e i 20 anni.

L’altra virtù di Francisco è il coraggio. Quando aveva ancora 11 anni ha avuto il fegato di salire sul pulpito del Senato colombiano e chiedere ai parlamentari di legiferare contro gli abusi sugli animali, la fratturazione idraulica e la plastica monouso.

Nell’ottobre del 2021 è stato il primo bambino della storia della Colombia a prendere la parola di fronte alla Corte Costituzionale ammonendo il suo Paese di non fare abbastanza per il suo futuro.

Allo Cop26 di Glasgow ha fatto sentire la propria voce e insieme agli altri giovani attivisti, tra cui Greta Thunberg, ha rivendicato i diritti dei bambini del mondo a un domani e a un Pianeta più in sicuro e sostenibile.

Lo stesso coraggio con cui sta provando a fare la differenza, Francisco l’ha impiegato anche per difendersi da chi lo critica e da chi, non avendo argomentazioni per smontare l’urgenza di un cambio radicale nelle politiche industriali contro l’autodistruzione, lo minaccia di morte.

Francisco Javier Vera Manzanares non è solo un ambientalista che nei suoi 12 anni unisce l’umiltà, la determinazione e il coraggio. In un Paese come la Colombia, che ancora oggi è tra i più pericolosi al mondo per gli attivisti ambientali, con 64 uccisioni nel 2019 e 54 l’anno successivo, è l’eco-eroe che (una parte) del paese non si merita ma di cui ha bisogno. Come il resto del mondo.

Questo articolo fa parte della rubrica
Giornalista fin dalla prima volta che ho dovuto rispondere alla domanda “Cosa vuoi fare da grande”. Sulla carta, sono pubblicista dal altro…