Ginseng: proprietà, controindicazioni ed effetti collaterali

Ami molto il ginseng e quella carica energetica che ti dà, una delle proprietà per cui è maggiormente conosciuto. Devi fare però molta attenzione perché potrebbe avere diversi effetti collaterali, soprattutto se associato a cibi o farmaci. È sconsigliato, inoltre, in caso di diabete, pressione bassa e durante la gravidanza e l’allattamento.
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Valentina Rorato 2 Luglio 2020
* ultima modifica il 16/11/2020

Bere un tè al ginseng è piacevole e per molti è un vero e proprio rito, come quello del caffè. Questa pianta, nota per le sue proprietà benefiche, è da secoli molto sfruttata nella medicina tradizionale cinese. Non a caso porta un nome evocativo: Panax ginseng, questa la denominazione scientifica, in cui panax significa “che cura tutti i mali”.

Si tratta di un’erba perenne della famiglia delle araliaceae, coltivata principalmente in Corea e di cui si usa soprattutto la radice. È nota per essere energizzante, rivitalizzante, stimolante per il sistema immunitario, ma anche afrodisiaca e riequilibrante. Come molti prodotti naturali, il ginseng non fa solo bene alla salute ma può avere anche degli effetti collaterali, come provocare insonnia se assunto la sera. Ecco quindi tutte le proprietà e le controindicazioni di questo prodotto che  devi consumare con moderazione e, in caso di una condizione medica particolare, consultando il tuo medico.

La pianta

Il termine Panax, per la precisione, indica un genere che racchiude 11 piante perenni, che possiamo quindi considerare altrettante specie di ginseng. Vengono distinte tra loro a seconda del luogo di origine, e tra le più conosciute e diffuse troviamo:

  • Panax ginseng: è quello di cui ti ho parlato fin da subito, ed è noto anche come gingseng coreano, per indicare il territorio da cui proviene, oltre alla Cina del Nord e la Siberia
  • Ginseng siberiano: è originario della Siberia e della Mongolia, ha una composizione chimica diversa ma proprietà simili al Panax ginseng.
  • Ginseng americano: noto anche con il nome scientifico di Panax quinquefolius, è diffuso soprattutto in Canada e Stati Uniti. Le sue proprietà sono simili a quelle del ginseng coreano.

Il nome potrebbe ingannarti, ma sappi che il cosiddetto ginseng indiano (o Ashwagandha) non fa parte del genere Panax, pur essendo molto popolare nella medicina ayurvedica grazie alle sue presunte proprietà.

Per quanto riguarda l'aspetto, il ginseng è una pianta perenne e eretta, che può raggiungere anche gli 80 centimetri di altezza, con foglie palmate lunghe anche fino a 20 centimetri. È nota oltretutto per la lentezza con cui cresce, quindi se vuoi coltivare una di queste piante la prima cosa da fare è armarti di pazienza, dato che si parla di diversi anni prima di svilupparsi a dovere.

Proprietà

Si discute ormai così tanto delle proprietà del ginseng che probabilmente anche tu avrai sentito parlare perlomeno dell'effetto tonico che avrebbe sull'organismo. Va sottolineato in primis che i decantati benefici di questa pianta sono tutt'oggi sotto la lente di ingrandimento dei ricercatori, che stanno provando a confermarli scientificamente, anche vista la grande rilevanza a livello commerciale dei prodotti a base di ginseng.

Sembra in effetti che possa aiutare a migliorare il benessere psicofisico, aumentando la vigilanza e l'attenzione, che di conseguenza possono rendere più efficienti determinate attività o capacità mentali, come ad esempio il calcolo o le deduzioni logiche. Allo stesso tempo, il ginseng favorirebbe anche l'aumento della resistenza e permetterebbe al tuo organismo di recuperare meglio e più in fretta da diversi tipi di stress.

Secondo la medicina tradizionale cinese, poi, una delle specie di questa pianta, il ginseng rosso, vanterebbe importanti proprietà afrodisiache, che però anche in questo caso restano tutte da confermare.

Controindicazioni

Le controindicazioni del ginseng riguardano soprattutto l’ipertensione, perché pare stimolare i livelli di pressione sanguigna verso l’alto. Inoltre, nonostante questa pianta non eserciti un'azione estrogenica, si raccomanda cautela nei pazienti che hanno sofferto o hanno una storia familiare di cancro al seno, all'utero o all'ovaio, oppure endometriosi o fibromi uterini. Il ginseng può, tra le tante cose, aumentare lo stato di irritabilità e di nervosismo, dunque si consiglia prima di tutto di consumarne poco e poi di evitare l’assunzione la sera.

Effetti collaterali

Il ginseng è un prodotto sicuro ma possono manifestarsi degli spiacevoli effetti collaterali quando si esagera con le dosi. Può causare in alcune persone eccitazione del sistema nervoso provocando palpitazioni cardiache, ipertensione o insonnia. Talvolta i disturbi possono essere gastrointestinali: i più frequenti sono diarrea e nausea.

In caso di allergia o sensibilità al prodotto potresti soffrire di reazioni cutanee, associate a febbre, mal di gola , gonfiore del viso o della lingua, bruciore agli occhi e dolore della pelle. Chiama, ovviamente, immediatamente il medico.

Interazioni con piante o integratori

Il ginseng può aumentare l'effetto di alimenti, piante o integratori con proprietà stimolanti: è dunque meglio evitare di consumarlo quando si è già preso il caffè, il tè, il guaranà o si è mangiato del cioccolato.  Il ginseng può aumentare, inoltre, l'effetto di piante o integratori con proprietà ipoglicemizzanti (psillio, glucomannano, fieno greco, per esempio).

Interazioni con i farmaci

Capita spesso che i prodotti naturali o fitoterapici possano interagire “negativamente” con i farmaci che stai assumendo. Il ginseng potrebbe, per esempio, essere sconsigliato se stai prendendo dei fluidificante del sangue, dei medicinali per la cura del diabete, degli antidepressivi (soprattutto IMAO, ovvero inibitori delle monoamino ossidasi)  e degli immunosopressori.

Gravidanza e bambini

In assenza di studi completi e come precauzione il ginseng deve essere evitato nei bambini, nelle donne in gravidanza o in allattamento.

(Modificato da Alessandro Bai il 16-11-20)

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