Giornata mondiale dello scimpanzé: perché non diventare custode di un esemplare?

Nella Giornata mondiale dello scimpanzé, che dal 2018 viene celebrata il 14 luglio di ogni anno, potresti fare qualcosa per salvaguardare questa specie a serio rischio di estinzione. Hai mai pensato di poter diventare custode di un piccolo scimpanzé? Ecco come fare.
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Gaia Cortese 14 Luglio 2019

Il 14 luglio è il giorno notoriamente ricordato come l’anniversario della presa della Bastiglia, come festa nazionale francese. Eppure, dallo scorso anno, il 14 luglio è diventata anche la Giornata mondiale dello scimpanzé e, trattandosi del parente più prossimo all’uomo, forse il motto francese calzerebbe a pennello anche nei confronti di questi esemplari a rischio di estinzione.

In natura rimangono rimangono solo 350mila esemplari di scimpanzé.

La Giornata mondiale degli scimpanzé (World Chimpanzee Day), infatti, è nata lo scorso anno per promuovere la conservazione e la salvaguardia degli scimpanzé selvatici (in natura ne rimangono solo 350mila) e di quelli in cattività. Questa specie è stata messa in pericolo dall’azione incontrollata dell’uomo; non a caso, si calcola che nel 2030 rimarrà solo il 10% dell’habitat naturale degli scimpanzé.

Perché proprio il 14 luglio? Perché in questa giornata, nel 1960, l’etologa Jane Goodall mise per la prima volta piede in quello che oggi è il Parco Nazionale di Gombe, in Tanzania, per studiare gli scimpanzé selvatici. L’obiettivo di questa giornata è sensibilizzare tutti, in particolar modo le comunità locali, sulla necessità di dover salvaguardare questo mammifero che ha così tanto in comune con l’uomo.

Lo scimpanzé condivide con l’uomo più del 98 per cento del DNA e si crede che in passato, tra i 4 e gli 8 milioni di anni fa, sia esistito un antenato comune tra le due specie. È l’unico animale che sia in grado di tenere in mano degli utensili e di utilizzarli secondo le proprie necessità: può infatti rompere il guscio delle noci usando delle pietre o utilizzare delle foglie come cucchiai per raccogliere l’acqua da bere.

Le femmine di scimpanzé danno alla  luce quasi sempre un solo cucciolo che passa la maggior parte del tempo a cavalcioni della madre fino all'età di 2 anni, rimanendo aggrappato saldamente alla pelliccia materna.

Diventa custode di uno scimpanzé

Il Jane Goodall Institute ha lanciato in tutto il mondo una campagna per prendersi cura degli esemplari che vivono nei santuari dell’istituto e nei centri di riabilitazione in Africa dove sono raccolti gli scimpanzé sottratti dal bracconaggio illegale. Si può dare un aiuto donando 30 euro per non far mancare nutrimento a uno scimpanzé oppure aiutare a crescere felice il piccolo Thabu, arrivata al Santuario di Chimp Eden nel 2007 con altri quattro maschi coetanei salvati dalle autorità locali del Sud Sudan da un gruppo di cacciatori di frodo collegati al mercato illegale di carne selvatica.

C'è poi anche Cozy, separato dalla madre a solo un anno di età, perché venduto a un giocoliere che lo aveva introdotto illegalmente in Italia e usato per spettacoli itineranti, costringendolo a posare per fotografie e a fare giochi per intrattenere il pubblico. Anche lui si trova nel Santuario di Chimp Eden, ha subito danni cerebrali per i continui maltrattamenti subiti, ma ora sta meglio.

Fonti| National Geographic, Jane Goodall Institute