Gli irresponsabili in giro e i deboli in pericolo

Non è un gioco e non sono misure esagerate e ridicole. Il Coronavirus sta portando al collasso le terapie intensive e in alcuni ospedali devono già scegliere quali pazienti accogliere e quali respingere. Tu hai delle responsabilità: verso la tua famiglia, verso la tua terra e verso le altre persone. A te la scelta.
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Giulia Dallagiovanna 8 Marzo 2020

Devi stare in casa. E anche io ci devo rimanere. Lo dobbiamo fare tutti, in particolare noi, che abitiamo nella nuova zona d'emergenza. L'intera Lombardia più altre 14 province di Emilia-Romagna, Veneto, Piemonte e Marche da ieri sera sono isolate rispetto al resto d'Italia, così come prevede il decreto del presidente del Consiglio emanato ieri sera. E anche per le regioni non ancora direttamente coinvolte sono state previste delle restrizioni che, di nuovo, invitano a non uscire e soprattutto a non mettersi in viaggio.

Non lo stai facendo? Pensi di doverti mettere in salvo il prima possibile? O semplicemente di volerti solo divertire un po'? Bene, significa che non sei in grado di assumerti le tue responsabilità.

E intendo quelle verso la tua famiglia: se per caso hai contratto il Covid-19 e non lo sai, potresti trasmetterlo a un tuo caro, magari anziano e già malato. Rischierebbe di morire.

Se non sai assumerti i tuoi doveri, poi con quale faccia reclami i tuoi diritti?

Se poi fuggi in direzione sud, quelle verso la tua terra. Chiediti se la sanità, in particolare quella calabrese già caricata da pesi gravissimi, potrebbe reggere a un nuovo focolaio sul territorio. Se invece ti vuoi concedere un'altra birra al bar, ricorda che le terapie intensive sono al collasso e stanno già selezionando quali pazienti possano accogliere e quali devono respingere. Non hai il diritto di fregartene.

In terzo luogo, verso le persone. I medici, che magari in questi giorni hai anche chiamato "eroi", stanno facendo sacrifici incredibili. Turni infiniti, niente riposi e rischio di venire infettati. Alcuni di loro sono già in rianimazione. E i commercianti, che hanno dovuto chiudere le loro attività e non sanno se riusciranno a superare l'impatto economico di questa epidemia. Vuoi davvero rendere vano ogni loro sacrificio raccontandoti che in fondo è solo un'influenza?

Sei di fronte a una scelta di responsabilità. Se deciderai di non assumerti i tuoi doveri, con quale faccia, poi, reclamerai i tuoi diritti?

Sono Laureata in Lingue e letterature straniere e ho frequentato la Scuola di giornalismo “Walter Tobagi” di Milano. Mi occupo principalmente altro…