Gli scioperi dei Fridays for Future hanno modificato le abitudini del 30% di persone in Svizzera

Un’indagine del Politecnico federale di Losanna ha rilevato che gli scioperi per il clima, iniziati da Greta Thunberg, hanno portato a un cambiamento significativo nelle abitudini quotidiane degli svizzeri, soprattutto su tre ambiti: trasporto, abitudini alimentari e riciclo.
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Roberto Russo 18 Settembre 2023

Gli scioperi per il clima, iniziati da Greta Thunberg e sostenuti dal movimento Fridays for Future, hanno prodotto un cambiamento significativo nelle abitudini quotidiane degli svizzeri, dimostrando il potere dell'azione collettiva nel plasmare il futuro sostenibile del nostro pianeta. Lo sostiene un'indagine condotta dal Politecnico federale di Losanna (EPFL) che ha evidenziato come l'azione collettiva possa avere un impatto diretto sulla società, attraverso l'analisi degli scioperi per il clima che hanno scosso la nazione elvetica. Stando ai risultati della ricerca, infatti, questi scioperi, inizialmente promossi dalla giovane attivista Greta Thunberg, hanno spinto quasi un terzo degli svizzeri a modificare le loro abitudini quotidiane.

Come ben sai, il movimento Fridays for Future – che ha da poco celebrato il quinto compleanno – ha unito giovani studenti di tutto il mondo nella lotta contro il cambiamento climatico. Tuttavia, l'EPFL ha voluto approfondire per comprendere l'impatto più ampio di tali scioperi sul comportamento e le scelte ambientali delle persone.

I risultati dello studio, basati su interviste condotte tra ottobre e novembre 2019 su oltre 1.200 residenti svizzeri di età compresa tra i 18 e i 74 anni che non avevano partecipato agli scioperi di Fridays for Future, hanno rivelato che circa il 30% di essi aveva apportato modifiche significative alle proprie abitudini.

Alcuni esempi di cambiamenti nella vita quotidiana

Questi cambiamenti hanno riguardato principalmente tre ambiti: modalità di trasporto, abitudini alimentari e il riciclo.

Nell'ambito del trasporto, molte persone hanno iniziato a cercare alternative alla guida individuale per recarsi al lavoro, privilegiando il muoversi a piedi o con la bicicletta e riducendo l'utilizzo dei veicoli a motore. Inoltre, sempre più persone hanno evitato i viaggi in aereo, preferendo destinazioni di vacanza più vicine a casa.

Le abitudini di acquisto sono cambiate con una maggiore attenzione verso i prodotti locali e biologici. Le persone hanno ridotto il consumo di carne, optando per pasti vegetariani, e hanno intensificato gli sforzi per ridurre i rifiuti di plastica (sana abitudine che sta prendendo piede anche da noi).

L'autrice principale dello studio, Livia Fritz, ha commentato i risultati affermando: “I risultati dimostrano che le persone sono diventate più consapevoli dell'impatto del loro comportamento sull'ambiente e che si stanno verificando cambiamenti significativi a livello individuale. Tale tipo di impegno civico attraverso l'azione collettiva ha dimostrato di avere un effetto diretto sulla società e di essere giustificato. Inoltre, abbiamo osservato che i cambiamenti a livello individuale possono tradursi in cambiamenti sociali più ampi, purché siano supportati da azioni politiche parallele”.