Grande Sfinge di Giza: sapevi che non è stata ideata solo dagli uomini, ma anche dall’erosione del vento?

Un nuovo studio ha svelato come gli uomini abbiano soltanto terminato un processo iniziato dalle correnti d’aria.
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Francesco Castagna 21 Novembre 2023

Per quanto tempo abbiamo studiato e siamo stati convinti del fatto che gli egiziani avessero costruito monumenti bellissimi da lasciare come patrimonio culturale dell'umanità. Tra questi, la sfinge rappresenta il più enigmatico. Le leggende infatti narrano che gli stranieri dovessero rispondere alle domande poste da questa creatura mitologica. Qualora non fossero stati in grado di rispondere al quesito, sarebbero stati strangolati dalla sfinge.

Gli egiziani erano soliti dedicare questi monumenti ai loro faraoni, tanto che, nel caso della Grande Sfinge di Giza, essa rappresenta il Faraone Khafra–Hor Userib. Oggi la Sfinge è un monumento fotografato da centinaia di turisti al giorno, che si recano in visita affascinati dai fasti della civiltà dei faraoni. Un nuovo studio ha scoperto che questo monumento non è stato costruito fin dall'inizio dagli umani, che in realtà hanno contribuito alla realizzazione dell'opera soltanto per perfezionare un lavoro già in atto. Il vero artefice, o per meglio dire l'ideatore, di questo monumento è stato il vento. Al tempo forti correnti d'aria hanno scolpito una massa preesistente, erosa da flussi veloci. A spiegarlo è proprio il coordinatore della ricerca, il fisico sperimentale Leif Ristroph, che ha affermato: "I nostri risultati offrono una possibile spiegazione di come formazioni simili a quelle della Sfinge possano derivare dall'erosione".

Secondo gli autori dello studio, un certo sostegno viene da una classe di landforms chiamati yardangs che assomigliano a leoni seduti, ma come e perché assumano tali forme è misterioso. Per questo motivo sono state condotte I nostri risultati suggeriscono che strutture simili alle Sfingi possono formarsi in condizioni abbastanza comuni. "Questi risultati non risolvono certo i misteri che si celano dietro le yardang e la Grande Sfinge, ma forse ci inducono a chiederci quali forme terrificanti potessero incontrare gli antichi popoli nei deserti dell'Egitto e perché potessero immaginare una creatura fantastica", hanno concluso i ricercatori.

Fonte| "Sculpting the Sphinx" pubblicato su PHYSICAL REVIEW FLUIDS il 16 novembre 2023;