I 5 alimenti della dieta mediterranea che non devi sottovalutare: ecco perché il ministro Schillaci vuole portarla a scuola

Il ministro della Salute Orazio Schillaci vuole portare la dieta mediterranea come tema di studio nelle classi delle scuole affinché i ragazzi sviluppino fin da piccoli abitudini alimentari e di vita sane e ed equilibrate. Questo regime alimentare offre tantissimi benefici alla salute a patto però di seguirne le linee guida in maniera attenta. Tradotto: significa non demonizzare a prescindere alcuni alimenti. Scopriamo insieme quali.
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Kevin Ben Alì Zinati 17 Aprile 2024
* ultima modifica il 17/04/2024

La dieta mediterranea a scuola. Non (solo) nelle mense ma sui libri di testo.

È la proposta del ministro della Salute Orazio Schillaci che in una recente intervista al Messaggero ha spiegato di aver aperto un tavolo di discussione con i ministri Valditara, Lollobrigida e Abodi per provare a istituire un’ora di educazione sui corretti stili di vita, sulla scia di quanto già avviene con l’ora di educazione civica.

L’idea, insomma, è quella di partire dai più piccoli, gettando un seme che poi germoglierà in abitudini alimentari e di vita sane ed equilibrate, capaci di fare prevenzione contro l’obesità o altre patologie.

I benefici per la salute di questo modello nutrizionale li conosci e ormai sono certificati da moltissimi studi scientifici. Non ultimo, il riconoscimento da parte della U.S. News & World’s Report’s come i miglior regime alimentare del 2024 in tutto il mondo.

In generale, sai che le linee guida della dieta mediterranea prevedono un maggiore consumo di carboidrati complessi al posto di quelli semplici, un maggior apporto di proteine vegetali rispetto a quelle animali ma anche tu, un po’ come farebbero i ragazzi a scuola, dovresti ripassarne storia, origine e caratteristiche.

Sì, perché ci sono ben 5 peculiarità che potresti aver dimenticato: alimenti che potresti aver “demonizzato” e che invece è bene ricordarsi perché nelle giuste dosi e modalità di consumo contribuiscono comunque a miglioramento della tua salute.

I 5 alimenti da non dimenticare della dieta mediterranea

Verdure, ma di stagione

È vero che la dieta mediterranea predilige molto le verdure e la frutta su base quotidiana, a patto però che siano di stagione.

I benefici sono moltissimi: grazie alle alte concentrazioni di vitamine e minerali garantiscono un’azione antiossidante e aiutano l'organismo a depurarsi dalle scorie in eccesso.

Scegliere verdure non di stagione significa invece consumare un alimento che ha quasi sicuramente perso o comunque ridotto le proprie proprietà nutrizionali.

In più, come ci aveva spiegato la dottoressa Silvia Soligon, biologa nutrizionista, associare il consumo di vegetali a quello di carne rossa ne riduce la cancerogenicità.

Prediligere verdure di stagione rappresenta anche una scelta ambientale. Significa infatti scegliere verdure coltivate nel loro periodo naturale, durante il quale possono prosperare senza l’impiego di additivi o altre sostanze che mirano a potenziarne la crescita.

Vuol dire, dunque, contribuire a ridurre l’uso e la dispersione di questi prodotti nocivi per la salute e l’ambiente e spingere su un’alimentazione sostenibile e la riduzione degli sprechi alimentari.

Carne

Il punto più delicato riguarda lei, la carne. Sì, perché la dieta mediterranea è una dieta fondamentalmente onnivora e che dunque non esclude del tutto la carne.

Piuttosto ne limita il consumo. Se dai uno sguardo alla famosa piramide alimentare vedrai infatti che la carne è presente ma è collocata nella parte alta della piramide, quella che riguarda i cibi da poter consumare in quantità limitate su base settimanale.

Qui trovi la piramide alimentare di cui ti parlo nell’articolo. Photo credit: International Journal of Environmental Research and Public Health

Tradotto, vuol dire che la carne si può mangiare ma con moderazione, Secondo gli esperti, sono sufficienti 100grammi di carni rosse a settimana e una porzione da 50g o anche meno di affettati o salumi.

Da prediligere, semmai, è la carne bianca, quindi pollame, coniglio e tacchino. Si tratta infatti di una carne più magra e meno dannosa per la tua salute.

L’importanza della carne nella dieta è legata ai meccanismi di assorbimento del ferro da parte del nostro corpo.

Solo il 5-10% introdotto con l’alimentazione infatti è assorbito dal nostro organismo e quello contenuto nella carne viene assunto con più facilità rispetto a quello contenuto nei vegetali.

Ecco perché la carne può avere un ruolo nella nostra alimentazione e nella tutela della nostra salute: sempre, però, in dosi e quantità moderate.

Legumi

Sui legumi c’è un grande falso mito perché sempre più spesso sarà capitato anche a te di sentirne parlare come la fonte proteica alternativa per chi vuole seguire una dieta vegetariana o vegana.

Tutto vero, ma ciò non significa che debbano essere di consumo esclusivo per queste persone. Tutto l’opposto: i legumi fanno parte della dieta mediterranea e anche chi segue un regime alimentare onnivoro come questo deve farne largo utilizzo.

I legumi, infatti, sono ricchi di fibre, aiutano a ripulire l’intestino e ad abbassare i livelli di glicemia oltre a inibire la produzione di quegli ormoni che favoriscono la crescita di eventuale tumori.

Piselli, fagioli, ceci, fave e lenticchie forniscono proteine che si uniscono a quelle dei cereali dando così all’organismo gli amminoacidi necessari.

Uova

Leggi uova e pensi subito al colesterolo, vero? E come negarlo?

Questi alimenti contengono una grande quantità di colesterolo ma non per questo devono essere demonizzate e allontanate assolutamente della tua dieta (a meno che, chiaramente, non sia uno specialista qualificato a dirtelo).

Le uova infatti contengono anche ottime concentrazioni di lecitine, sostanze necessarie per mantenere le arterie elastiche, favorire il passaggio del colesterolo al fegato e potenziare l’attività dell’HDL, il cosiddetto colesterolo “buono”.

Olio extravergine d’oliva

Siccome è una questione di qualità e non di quantità, l’olio di oliva sulla tavola ci deve stare e per via delle sue proprietà nutrizionali rappresenta uno degli alimenti cardine della della dieta mediterranea.

L’olio rappresenta infatti la principale fonte sana di grassi e, sempre usandolo con moderazione, può apportare diversi benefici alla salute perché il suo contenuto di acidi grassi monoinsaturi, fitosteroli, tocoferoli polifenoli e pigmenti aiuta a prevenire malattie cardiovascolari, tumori e sindrome metabolica e svolge un’azione antiossidante contro cioè lo stress ossidativo dovuto ai radicali liberi tenendo lontano l’invecchiamento.

In più, l’olio è estremamente ricco di grassi monoinsaturi e vitamine (tra cui la E) e protegge le membrane cellulari dai danni dei radicali liberi che in questo modo non sono in grado di modificarne il DNA.

Fonte | Humanitas 

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