I benefici del Judo: 10 buone ragioni per cimentarti nella disciplina di Jigoro Kano

Il judo è uno sport giapponese nato alla fine dell’Ottocento e oggi è disciplina olimpica e viene praticato in migliaia di palestre. Si tratta di un’arte marziale basata sulla non violenza e sul rispetto dell’avversario, e praticarlo può insegnarti tante cose, a livello fisico ma soprattutto spirituale.
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Sara Polotti 15 Febbraio 2024

Il judo, adattato anche come giudo o giudò, è un'arte marziale, uno sport da combattimento e un metodo di difesa personale giapponese formalmente nato in Giappone con la fondazione del Kōdōkan da parte del professor Jigorō Kanō, nel 1882

In generale le arti marziali insegnano tante cose. A difendersi con consapevolezza, a gestire lo stress, a incanalare le energie, a rispettare l’avversario, ad allenare lo spirito, a usare il proprio corpo come uno strumento.

Descrizione

Questa disciplina, sebbene sia un’arte marziale e un metodo di difesa personale, non prevede l’uso della violenza.

Nato nel 1882 dal Maestro giapponese Jigoro Kano e divenuto disciplina olimpica nel 1964 in occasione delle Olimpiadi di Tokyo, il Judo è una disciplina che si compone di tecniche e prese derivanti dal più antico Jujitsu, e ha come fine ultimo il blocco totale dell’avversario, rendendolo inoffensivo attraverso la sua immobilizzazione. I judoka, così si chiamano gli atleti del Judo, combattono su un tappeto chiamato tatami e indossano tutti una sorta di uniforme che ricorda un kimono, chiamata judogi, dotata di baveri, maniche larghe per consentire le prese, e di una cintura di colore diverso in base al livello di esperienza (si va dalla cintura bianca per chi ha appena iniziato fino alla nera per i più esperti).

Cosa vuol dire judo in giapponese?

In giapponese judo si scrive "柔道" e letteralmente significa "via della cedevolezza".

In questa definizione letterale si cela il senso dell'arte marziale di cui parliamo: sbilanciare l'avversario è il fine ultimo del judo e la "cedevolezza" è quella che bisogna perseguire durante l'incontro.

Tecniche del judo

Il judo comprende una vasta gamma di tecniche, dette waza, suddivise in diverse categorie principali, ciascuna con un obiettivo specifico durante il combattimento.

Tra le nage-waza, o tecniche di proiezione, ci sono:

  • Tachi-waza: Le tecniche di proiezione eseguite in piedi, tra cui il Tai-otoshi (abbattimento corporeo), l'O-goshi (grande anca) e l'Ippon-seoi-nage (proiezione sulla schiena).
  • Sutemi-waza: Vengono eseguite sacrificando la propria posizione. Tra queste troviamo il Tomoe-nage (proiezione rovesciata) e il Sumi-gaeshi (caduta in verticale).
  • Ashi-waza: In questo caso a essere coinvolte sono le gambe. Il De-ashi-barai (spazzata all'indietro) e il O-soto-gari (grande esterno) sono ashi-waza.

Ci sono poi le katame-waza (o tecniche di controllo):

  • Osaekomi-waza: Le tecniche di immobilizzazione utilizzate per controllare l'avversario a terra. Tra queste ci sono il Kesa-gatame (controllo a sciarpa), il Tate-shiho-gatame (controllo a quattro punti) e il Yoko-shiho-gatame (controllo laterale a quattro punti).
  • Shime-waza: Le tecniche di strangolamento utilizzate per sottomettere l'avversario come il Gyaku-juji-jime (strangolamento incrociato) e il Hadaka-jime (strangolamento da dietro).
  • Kansetsu-waza: Si utilizzano le leve articolari per controllare o sottomettere l'avversario. Per esempio, l'Ude-garami (leva del braccio) e l'Ude-hishigi-juji-gatame (leva a forma di X sul gomito).

Infine, vanno ricordate le atemi-waza (tecniche di colpo): non sono il fulcro principale del judo, ma possono essere utilizzate per aprire l'avversario e facilitare altre tecniche.

Benefici del Judo

Praticare questa disciplina anche solo per pochi anni porta con sé tantissimi benefici, sia fisici sia spirituali. Il Judo infatti, oltre a essere un’attività fisica e quindi fare bene al corpo, rinforza lo spirito e la mente, aiutando anche a sviluppare una certa dose di autocontrollo. Ecco dieci buoni motivi per provare a salire sul tatami:

  1. Fa bene al corpo: essendo uno sport di contatto, il Judo prevede un allenamento a 360 gradi, con conseguente aumento della massa muscolare.
  2. Migliora l’agilità e l’equilibrio: dal momento che l’obiettivo del judoka è di restare in piedi cercando di buttare a terra l’avversario, è molto importante allenarsi a essere più agili possibile e a mantenere l’equilibrio anche quando si compiono movimenti molto rapidi.
  3. Praticando il Judo, impari tecniche di difesa: sviluppando la capacità di autodifesa sul tappeto e imparando bene prese specifiche, sarai in grado di utilizzarle automaticamente anche in situazioni di stress senza doverci pensare più di tanto.
  4. Infonde il rispetto per l’avversario.
  5. Ti insegna che anche in uno sport di difesa personale puoi lasciare da parte la violenza e usare modalità e tecniche che coinvolgono maggiormente lo spirito e l’equilibrio.
  6. Permette al tuo corpo di diventare più flessibile.
  7. È uno sport in cui si cresce insieme, sia ai compagni sia agli avversari. Durante gli allenamenti impari a essere sia dalla parte di chi attacca, sia da quella di chi subisce. In questo modo affronti il combattimento con maggiore consapevolezza.
  8. Ti consente di socializzare. Sebbene il combattimento sia tra due avversari, avrai sempre la tua squadra, la tua palestra. E i legami che si stringono in queste situazioni possono essere molto forti.
  9. Allena lo spirito e le capacità morali di una persona.
  10. Per fare Judo devi, per prima cosa, essere umile. Imparerai tanto e continuerai ad imparare, sia che tu vinca sia che tu perda. Certe volte, è solo questione di saper aspettare il momento giusto.

Differenza tra judo e karate

Il judo e il karate sono entrambe arti marziali con radici in Giappone, ma differiscono significativamente per quanto riguarda le loro origini, filosofie, tecniche e stili di combattimento.

Il karate ha le sue radici in Okinawa, una regione del Giappone, ma si sviluppò ulteriormente in Giappone e in tutto il mondo. Si concentra principalmente su tecniche di colpi di pugno, calci e blocchi, con una maggiore enfasi sulla difesa personale e l'autodifesa. Soprattutto, se il judo è basato sui principi di massima efficacia con minimo sforzo (Ju), prosperità reciproca (Jita Kyoei) e gentilezza o flessibilità (Ju), promuovendo l'idea di utilizzare la forza dell'avversario contro di lui e incoraggiando la cooperazione e il rispetto, il karate enfatizza la disciplina mentale, l'autodifesa e il controllo del proprio corpo e della mente. I praticanti spesso seguono il codice etico del karate, che include il rispetto, l'autocontrollo e la perseveranza.

Nel judo, poi, le tecniche principali includono proiezioni, controlli a terra e tecniche di strangolamento e leva articolare, come hai visto, e il combattimento avviene principalmente a contatto ravvicinato e a terra. Nel karate, d'altro canto, le tecniche si concentrano su calci, pugni, blocchi e movimenti agili e dinamici. Il combattimento può avvenire a distanza ravvicinata o da lontano, a seconda dello stile di karate praticato.

(Scritto da Sara Del Dot il 27 novembre 2018;
modificato da Sara Polotti il 15 febbraio 2024)