I boschi italiani aumentano di quasi 600mila ettari e il clima (un po’) ringrazia

Secondo l’ultimo Inventario che l’Arma dei Carabinieri realizza periodicamente insieme al Crea, il nostro polmone verde sarebbe arrivato a 11milioni ettari di foresta, circa il 36,7% del territorio. Ciò permetterà di dare una piccola spallata al Climate Change: l’aumento di boschi e foresti consentirà di assorbire 290 milioni di tonnellate di Co2 in più.
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Kevin Ben Alì Zinati 6 Ottobre 2021

Questa volta di fronte ai nostri boschi e alle nostre foreste c’è il segno “più”. Quello che testimonia l’ingrandimento, conferma la crescita e certifica l’espansione del nostro verde.

Negli ultimi 10 anni, infatti, la superficie boschiva nazionale è aumentata di circa 587mila ettari, per un valore complessivo di oltre 11milioni ettari di foresta che corrispondono al 36,7% del nostro territorio.

A pochi giorni dalla fine della Pre-Cop26, dei “bla bla bla” e della poca concretezza nelle azioni di mitigazione del Climate Change denunciate da Greta Thumberg, quella che arriva dall’Italia è una piccola buona notizia perché questo incremento consentirà di assorbire 290 milioni di tonnellate di Co2 in più.

Boschi e foreste svolgono un ruolo strategico non indifferente nel contrasto al cambiamento climatico dal momento che contribuiscono a sottrarre dall’atmosfera e immagazzinare al loro interno il diossido di carbonio o l’anidride carbonica, tra i gas serra maggiormente responsabili dell’innalzamento delle temperature.

Un polmone verde più grande significa quindi più biomassa e di conseguenza una maggiore capacità mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici e a regolare il clima.

Il dato che ti sto portando proviene dall’ultimo Inventario Nazionale delle Foreste e dei Serbatoi forestali di Carbonio che l’Arma dei Carabinieri realizza periodicamente insieme al Crea per conoscere la qualità e la quantità delle risorse forestali del Paese.

Come tutto il regno vegetale, hanno spiegato gli esperti del Crea, boschi e foreste “rappresentano un ponte insostituibile tra il mondo inorganico e quello degli esseri viventi e una formidabile macchina biologica che cattura carbonio dall’atmosfera, lo immagazzina nelle sue fibre e lo tiene bloccato per tempi anche molto lunghi”. Per darti l’idea, pensa che un metro cubo di legno secco può contenere fino a 260 chili di carbonio, praticamente la metà del suo peso.

Secondo il report, lo stock di carbonio nella biomassa epigea e nel legno morto è passato da 490 milioni di tonnellate rilevato nel 2005 a 569 milioni di tonnellate di carbonio organico, equivalente ad un valore della CO2 che passa da 1.798 milioni di tonnellate a 2.088 milioni di tonnellate, con un incremento di 290 milioni di tonnellate di CO2 stoccata e quindi sottratta all’atmosfera.