Sono comparsi i primi capelli bianchi? E stai meditando se strapparli, andando contro a tutte le leggende metropolitane che ti suggeriscono sia una pessima idea, o se tingerli. Già, perché per anni c’è stato raccontato che non si può fare nulla per fermare l’ingrigimento dei capelli, se non trattarli a livello cosmetico. Oggi, però, si apre una nuova speranza, sostenuta da diversi studi tra cui una ricerca della Columbia University e della University of Miami. Secondo gli esperti i capelli grigi, se sono spuntati dopo un momento di grande stress, potrebbero tornare del loro colore naturale.
Hai perso il lavoro, hai subito un lutto, hai affrontato una crisi personale o di coppia e il tuo corpo ha deciso di mandarti dei segnali inequivocabili sullo stress che stai affrontando. Uno di questo potrebbe essere l’ingrigimento delle chiome: questo cambio cromatico è noto come acromotrichia, ovvero mancanza di pigmentazione dei peli. Diverso naturalmente dalla canite, ovvero il fisiologico e progressivo calo della presenza di melanina nel follicolo pilifero dovuto all'invecchiamento.
Durante lo studio, i ricercatori hanno trovato le prove che i capelli bianchi possono tornare del loro colore naturale. Hanno analizzato 400 campioni di 14 volontari per studiare il ruolo della melanina e di altre proteine coinvolte nella pigmentazione. Attraverso un'innovativa tecnica di imaging, si sono resi conto che l’ingrigimento non è mai uniforme. Quando il bianco compare sulle punte, si apre la famosa speranza di rendere il processo reversibile. Come mai? I capelli crescono dalle radici. Se dunque il grigio è sulle punte significa che questa mutazione è avvenuta in un periodo di tempo ben definito e non è permanente.
Inoltre, considerando che i capelli crescono mediamente 1 cm al mese, hanno potuto ricostruire la storia di ogni volontario per collocare l’ingrigimento in un momento particolare della vita. È stato evidente come i capelli bianchi fossero legati a periodi di stress e come, per esempio, una vacanza potesse scatenare la ripresa della pigmentazione. Da che cosa dipende tutto ciò? Prima di tutto devi considerare che lo stress accelera l’invecchiamento umano. E poi dal rimodellamento attivo delle vie metaboliche che riguardano soprattutto il metabolismo dei mitocondri, piuttosto che una perdita passiva di fattori pro-pigmentanti nel tempo.
Questi studi hanno aperto le porte a terapie innovative, magari per realizzare degli integratori contenenti antiossidanti o molecole che promuovono il metabolismo dei melanociti e la sintesi dei melanosomi e aiutare le persone nei periodi di stress. Attenzione, però, perché non solo i trauma possono modificare il colore dei tuoi capelli, ma anche lo stile di vita, il fumo, l’età e la genetica. Se i capelli bianchi non sono collegabili a un evento, ben circoscritto e risolto di stress, non sono reversibili.
Fonte | “Human Hair Graying is Naturally Reversible and Linked to Stress” pubblicato in prestampa su Biorxiv il 18 maggio 2020
(Scritto da Valentina Rorato il 12 giugno 2020;
modificato da Giulia Dallagiovanna 24 aprile 2024)