
Se pensi al cacao, d’istinto probabilmente lo colleghi a quella sostanza in polvere che occupa uno spazietto in qualche armadietto della tua cucina e che utilizzi la mattina aggiungendolo direttamente nel bicchiere del latte oppure nell’impasto di qualche torta o dolce.
Prima di tutto, però, il cacao è una pianta originaria dell’America Centrale. La polvere e tutte le altre forme di cacao che conosci, dal burro fino al cioccolato, si ricavano dal frutto di questa pianta, la cosiddetta cabossa.
Se anche tu oggi non puoi farne a meno, lo devi ai Maya, che furono gli “scopritori” e quindi anche i primi coltivatori del cacao. Lavorando i frutti delle piante di cacao riuscirono a creare sostanze a cui affidavano valori mistici e religiosi, consumandole specialmente durante riti e cerimonie importanti. Ben presto però, anche tra le antiche popolazioni si diffuse l’uso più quotidiano come bevanda.
Con Cristoforo Colombo e i viaggi nelle Americhe i semi di cacao arrivarono in Europa e dopo un’accoglienza piuttosto fredda a causa del sapore amarognolo, divenne uno degli elementi principali della nostra alimentazione, dagli svariati usi in cucina e anche nell’industria cosmetica.
Il Theobroma cacao è una pianta che appartiene alla famiglie dalle Sterculiaceae e che in natura può tranquillamente raggiungere i 10 metri di altezza.
Si tratta di una pianta sempreverde che cresce tendenzialmente in zone calde e umide e sebbene non ci siano certezze, sembra che trovi origine in Messico.
Il frutto della pianta di cacao, la cosiddetta cabossa, assomiglia a una sorta di capsula di forma ovale che può raggiungere anche 25 centimetri di lunghezza, ha una buccia coriacea, di colore giallo o rosso.
Una pianta di cacao produce una media di 30 frutti all’anno, che vengono raccolti tendenzialmente due volte a stagione. Al suo interno puoi trovare una polpa bianca o giallastra al con circa un centinaio di semi.
Questi sono sostanzialmente il punto di partenza per la creazione di tutti i prodotti a base di cacao. Una volta estratti, si fanno prima fermentare per una decina di giorni per poi sottoporli a una fase di essiccazione. A questo punto le vie sono due: potresti macinarli e poi tostarli per ottenere la polvere di cacao, la base per la produzione del cioccolato; attraverso una spremitura e la raccolta del grasso, avresti invece il burro di cacao.
A 100 grammi di cacao in polvere corrispondono, in media, 355 calorie. Qui potresti trovare:
Il cacao come alimento possiede diverse proprietà interessanti e utili per il tuo organismo. Prima di tutto devi sapere che il cacao contiene molti flavonoidi: sono sostanze capaci di modificare alcuni processi patologici coinvolti nello sviluppo delle malattie cardiovascolari e per questo agiscono positivamente sul sistema cardiovascolare. In particolare i flavonoidi del cioccolato sarebbero in grado di:
L’alta concentrazione di flavonoidi fa sì che il cacao sia un abile antiossidante che contribuisce a combattere l’azione dei radicali liberi e a tenere a bada la degenerazione cellulare.
Il cacao agirebbe positivamente anche sul tuo sistema nervoso grazie alla presenza di diverse sostanze neurostimolanti, come la caffeina e la teobromina. Non solo: favorirebbe anche il rilascio delle endorfine, i cosiddetti “antidolorifici naturali” in grado di offerti sensazioni di serenità e rilassatezza.
Ebbene sì, anche il cacao ha delle controindicazioni nei suoi utilizzi. Come ti ho descritto prima, il cacao è un alimento molto calorico e poi, oltre alla caffeina contiene al suo interno anche teobromina: due sostanze neurostimolanti che i medici sconsigliano nel caso in cui dovessi soffrire di tachicardia.
Il cacao, inoltre, stimola il rilascio di istamina: se sei un soggetto allergico dovresti prestare particolare attenzione al suo consumo.
Il cacao si contraddistingue per uno svariato numero di utilizzi, e molti di questi non sono legati soltanto alla cucina.
Il primo che ti viene sicuramente in mente è il cioccolato. Come ti dicevo prima, la base di partenza è la polvere di cacao, ottenuta dall’essiccazione e macinazione dei semi contenuto nel frutto della pianta di cacao. Una volta poi scaldati e temperati, i semi, diventati ormai una massa densa, vengono fatti raffreddare diventando blocchi solidi.
Esistono diverse varietà di cioccolato, da quello fondente a quello al latte fino al cioccolato bianco e ciascuna di esse può diventare un prezioso alleato in cucina: potresti utilizzarlo per aromatizzare o guarnire piatti e ricette oppure per creare squisiti dolci come biscotti o torte.
Anche il burro di cacao ha una vasta gamma di impieghi. In cucina viene utilizzato a scopo alimentare per la preparazione alcuni tipi di cioccolato ma trova largo spazio anche nell’industria dei cosmetici.
Grazie alle sue proprietà terapeutiche, il burro di cacao è un ingrediente fondamentale per saponi, creme, rossetti e pomate per la pelle e in particolar modo per le labbra.
Anche tu, per esempio, avrai utilizzato il tubicino di burro di cacao per inumidirti le labbra screpolate durante giornate fredde o di forte vento.
Fonte | Humanitas