
I Paesi dell'Africa sono tra i primi a essere colpiti dalle conseguenze della crisi climatica. Avrai sentito parlare, nei mesi scorsi, dell'emergenza nel Corno d'Africa ma siccità, cicloni e alluvioni improvvise sono sempre più frequenti anche negli stati meridionali, come il Mozambico.
Per le comunità e l'ambiente di questo Paese, però, c'è una nuova speranza: nel Gorongosa National Park sono state selezionate piante di caffè estremamente resistenti alle condizioni meteorologiche estreme provocate dal climate change.
Il caffè potrebbe contribuire a salvare la foresta pluviale e diventare, allo stesso tempo, una fonte di reddito sicura per le comunità che abitano il territorio che circonda il monte Gorongosa.
Piantati a partire dal 2020, i preziosi alberi di caffè – che si trovano, nel Parco, a fianco di piante autoctone – diventano così un incentivo per tutelare l'intera foresta che ogni anno, negli ultimi 40 anni, ha perso più di 100 ettari di verde. Tra il 1977 e il 1992, inoltre, il Mozambico è stato teatro di una dura guerra civile che ha danneggiato gravemente anche anche il Parco, portando alla scomparsa di molta vegetazione e del 95% della fauna selvatica.
“Ci siamo accorti che se – come continuavamo a parlare di riforestazione senza creare benefici immediato, tangibile, per le persone… (i progressi) erano molto lenti”, racconta all'agenzia Reuters il ranger del Parco Pedro Muagara. Ora il caffè offre sostentamento a oltre 800 piccoli agricoltori, di cui 360 donne, che si prendono cura delle speciali piante resilienti e della foresta pluviale.
Negli anni passati il Parco Gorongosa ha studiato diverse varietà di caffè dal mondo fino a trovarne una che fosse resistente agli insetti, alle malattie, alla siccità ma anche a piogge prolungate. La crisi climatica, infatti, rende i fenomeni meteorologici sempre più violenti e imprevedibili mettendo in ginocchio, prima di tutto, le economie più deboli come quella del Mozambico.
Sai ormai che contrastare il cambiamento climatico non basta: proprio alla Cop27 di Sharm El-Sheik sta emergendo che, sostanzialmente, stiamo fallendo con l'obiettivo di mantenere l'aumento delle temperature entro 1.5°C rispetto al periodo preindustriale.
Attualmente, come fa sapere il Parlamento Europeo, ci stiamo dirigendo verso un aumento di addirittura 2.7°C. In futuro dunque dovremo lavorare sempre più sull'adattamento degli ecosistemi e delle nostre società, per renderli meno vulnerabili nei confronti delle conseguenze estreme della crisi ecologica e climatica.
E il progetto del Parco Gorongosa in Mozambico rappresenta, in questo senso, una bella dimostrazione di impegno verso una maggiore resilienza climatica.