Il discorso di Greta a Torino: “Il prossimo decennio determinerà il nostro futuro”

Tanto calore e tanti applausi hanno accompagnato l’intervento di Greta Thunberg dal palco di Torino, in piazza Castello. La giovane attivista, accolta nella “città più inquinata d’Italia”, ha dedicato a tutti i presenti un discorso molto motivante.
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Sara Del Dot 16 Dicembre 2019

È salita sul piccolo palco che gli attivisti del Fridays for Future Torino avevano allestito per lei in piazza Castello e ha salutato in italiano i torinesi che erano venuti ad ascoltarla. Poi ha iniziato un lungo discorso per motivare i cittadini a prendersi cura del proprio domani. È proprio come ce la sia aspetta Greta Thunberg, piccolissima nei suoi 16 anni, con la famosa treccia e l’inconfondibile impermeabile giallo. In un perfetto inglese ha spronato tutti i presenti, abitanti della “città più inquinata d’Italia”, a non arrendersi e a non permettere che gli errori della generazione precedente ricadano su coloro che questo Pianeta lo devono ancora vivere davvero.

Ecco una parte del suo discorso.

Non possiamo arrenderci, non è un’opzione. Dobbiamo continuare. Non è giusto che la generazione più anziana stia lasciando la responsabilità di questa crisi nelle mani di noi giovani, che non l'abbiamo cominciata. Non è giusto che dobbiamo affrontare tutto questo. Gli adulti si stanno comportando come se non ci fosse un domani, ma un domani c'è ed è il domani in cui noi giovani vivremo, e noi dobbiamo combattere per quel domani.

Non possiamo più dare quel domani per scontato, dobbiamo combattere per quel domani come se le nostre vite dipendessero da questo, perché è così. In meno di tre settimane, entreremo in un nuovo decennio, e non riuscirò mai a dire abbastanza quanto questo decennio sarà importante. Questo è il decennio che definirà il nostro futuro, con quello che decidiamo di fare o non fare, in questo decennio ci dovremo convivere per il resto della nostra vita.

Il 2019 è quasi finito, e dobbiamo assicurarci che il 2020 sarà l'anno in cui entreremo in azione. L’anno in cui piegheremo la curva dell'emissione globale, dobbiamo assicurarci e ci assicureremo, che se stiamo insieme possiamo riuscirci. Siamo noi, le persone, siamo noi che possiamo attuare i cambiamenti. Faremo pressione su chi ha il potere, e ci assicureremo che faranno qualcosa di concreto e che si prenderanno le loro responsabilità, perché tutto ciò è assurdo.

Quindi ho solo un'ultima cosa da chiedervi: siete con me? Grazie Torino.”