Il fiume Po è in secca: miliardi di metri cubi d’acqua che mancano e troppi rifiuti che vengono a galla

Quest’anno in Italia la mancanza di piogge soprattutto nel Nord Est ha provocato una carenza di circa 15 miliardi di metri cubi d’acqua nei fiumi e nei laghi. E questo stato di siccità rischia di compromettere in modo grave anche e soprattutto l’agricoltura della zona. Ma il prosciugamenti delle acque ha portato a galla anche un altro problema: l’incredibile quantità di rifiuti che ogni giorno vengono scaricati nei corsi d’acqua italiani.
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Sara Del Dot 1 Aprile 2019

Che quello appena trascorso sia stato un inverno atipico l’avrai notato sicuramente. E per quanto possa essere piacevole percepire la primavera in anticipo lasciando un po’ prima a casa il giaccone pesante in favore di un bel cappottino da mezza stagione, non possiamo certo negare il fatto che si tratta di un segnale piuttosto preoccupante per l’ambiente in cui viviamo.

E se non riesci a notarlo attraverso la natura che ti circonda perché noti solo cose belle e piacevoli alla vista come i fiori che sbocciano e gli uccellini che cantano, potresti rendertene conto osservando lo stato dei fiumi italiani. Ad esempio, dai un’occhiata a queste immagini:

Riesci a riconoscerlo? Sì, è proprio il Po, il fiume più lungo d’Italia ridotto a un arido deserto a causa della preoccupante mancanza di piogge. A confermare la gravità della situazione, una recente indagine Coldiretti sui dati Meteoexpert, da cui è emerso che il trimestre invernale 2019 ha visto una diminuzione del 30% di piogge rispetto agli anni precedenti per un totale di circa 15 miliardi di metri cubi d’acqua in meno.

E i numeri parlano da soli. Solo per fare un esempio, Coldiretti segnala che il Po si trova a 3,12 metri sotto lo zero idrometrico al ponte della Becca a Pavia. Una situazione grave, che ricorda lo stato di laghi e corsi d’acqua di due anni fa, nel 2017, considerato uno degli anni più caldi del secolo.

E non è tutto. Oltre ai danni ingenti che questo costante stato di siccità comporta per il settore agricolo del centro-nord Italia e il potenziale rischio di incendi, un’altra questione è emersa violentemente. Infatti, il prosciugamento del fiume ha portato alla luce ciò che normalmente si trova nascosto sul fondo del suo letto, al riparo da sguardi indiscreti. Sto parlando dei rifiuti, gli stessi rifiuti che, quando non si bloccano sui fondali a riparo dalle correnti, vengono trascinati fino alla foce e dispersi nel mare.