Il ghiaccio dell’Antartide continua a diminuire a causa dei cambiamenti climatici: arriva il record peggiore di sempre

Lo scorso febbraio per la prima volta dal 1978 la superficie di ghiaccio è scesa sotto i 2 milioni di chilometri quadrati. A causare uno scioglimento di queste proporzioni sarebbero delle modificazioni nei fenomeni atmosferici australi dovute ancora una volta al cambiamento climatico.
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Martina Alfieri 21 Aprile 2022

È ormai noto che gli effetti delle attività dell’uomo arrivino a colpire anche gli angoli più remoti del Pianeta, e che il cambiamento climatico corra sempre più veloce. Tra le zone maggiormente coinvolte dalla crisi ecologica c’è l’Antartide: un nuovo studio mostra come gli insoliti fenomeni atmosferici dell’estate Australe del 2022 – compresa tra il 21 dicembre e il 21 marzo – abbiano portato la superficie dei ghiacci al livello più basso di sempre.

È il record negativo da quando sono incominciate le rilevazioni satellitari, nel 1978. Il 25 febbraio, per la prima volta la superficie ha raggiunto una quota inferiore a 2 milioni di km2: sono stati registrati 1,9 milioni di km2, 0,17 milioni di km2 in meno rispetto al precedente minimo storico stabilito nel 2017.

I ricercatori dell’Università Sun Yat-sen, in Cina, autori dello studio An Unprecedented Record Low Antarctic Sea-ice Extent during Austral Summer 2022, hanno cercato di circoscrivere i fattori che hanno spinto la calotta antartica a ridursi a tal punto: alcuni cambiamenti nei fenomeni atmosferici australi hanno portato ad esempio al rafforzamento dell’Amundsen Sea Low, un sistema di bassa pressione in grado di incidere sull’estensione del ghiaccio marino.

"Dal 1985, il numero di laghi in Antartide è raddoppiato a causa del ritiro dei ghiacciai. La cosa preoccupante è che l'Antartide è il più grande specchio di superficie bianca della Terra e serve a respingere la luce del sole e a prevenire il riscaldamento globale. È il principale "refrigeratore" che il Pianeta ha. Quando il ghiaccio marino che circonda il continente si scioglie, la superficie bianca che prima respingeva il calore, diventando blu – il colore dell’acqua – lo attira", spiega Qinghua Yang, uno degli autori dello studio.

Allo stesso tempo, gli oceani di tutto il mondo hanno raggiunto, nel 2021, i livelli più caldi mai registrati. La temperatura più alta fa sì che lo strato di ghiaccio marino si assottigli, rompendosi più facilmente o sciogliendosi in tempi più brevi.

Se per diversi anni dall’inizio delle rilevazioni satellitari il ghiaccio antartico è risultato in espansione, dal 2014 la tendenza si è invertita drasticamente, segno che i cambiamenti climatici hanno cominciato ad avere delle conseguenze anche sul Polo Sud. Così, in soli cinque anni, sono stati registrati i due livelli minimi di sempre. Solo poche settimane fa è arrivata dal Polo Sud un’altra cattiva notizia, legata ancora una volta alla crisi climatica: si è sgretolata la piattaforma di ghiaccio Conger, grande quanto Roma.