Il latte contro l’acidità di stomaco: una fake news che va avanti da troppo tempo

Secondo le ultime statistiche, l’acidità di stomaco colpisce il 10% della popolazione italiana. Molti credono che il latte sia la soluzione più adatta a contrastare questo disturbo. Abbiamo chiesto al biologo nutrizionista Gennaro Scotto Rosato se il latte e i suoi derivati siano davvero così “miracolosi”. Ecco cosa ci ha risposto.
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Francesco Li Volti 15 Novembre 2020
* ultima modifica il 28/10/2022
In collaborazione con il Dott. Gennaro Scotto Rosato Biologo Nutrizionista

Soffri di reflusso? Bevi il latte! Hai dolore allo stomaco? Bevi il latte! Acidità di stomaco? E vai con il latte! Quante volte ti è stato consigliato, da amici e parenti espertissimi, di bere il latte ogni qualvolta ti si presentava un problema legato alla pancia? Bene, è arrivato il momento di dire stop a certe sciocchezze e affidarsi a quello che dice il mondo della medicina.

I sintomi dell'acidità di stomaco

Pesantezza, gonfiore addominale ed eruttazioni. Ma anche quella strana sensazione di bruciore alla "bocca dello stomaco", al centro del torace, proprio dietro lo sterno e, spesso, fino alla gola. Questi sono i sintomi più classici dell'acidità di stomaco.

Quando invece il bruciore tende a risalire verso l'alto, fino a far arrivare i succhi gastrici acidi o i residui di cibo alla faringe, la causa di tutto è sicuramente il reflusso gastroesofageo. In questo caso, i sintomi peggiorano notevolmente stando sdraiati e migliorano praticando un'attività fisica moderata.

Il dolore causato dall'acidità di stomaco, generalmente si manifesta circa un'ora dopo la fine di un pasto e può durare diverse ore. Tranquillo, di solito il disturbo si dovrebbe placare autonomamente: quello che ci mette più tempo è il recupero dell'equilibrio gastrico, che può variare da persona a persona.

Ma attenzione! Quando il bruciore è "basso", molto probabilmente si tratta di gastrite o di un'ulcera gastrica. Se il bruciore si concentra un po' sotto lo stomaco, prevalentemente sul lato destro, invece, può trattarsi di colite oppure di ulcera duodenale: in entrambi i casi il disturbo non interessa lo stomaco, bensì l'intestino.

Il latte è un rimedio?

La convinzione che il latte faccia bene a chi soffre di acidità di stomaco deriva dal fatto che dà un senso di sollievo immediatamente dopo averlo bevuto. Essendo un cibo con un pH abbastanza neutro (6 – 6,8), il latte effettivamente va a tamponare l'acidità del contenuto gastrico.

Ma in realtà si tende a sconsigliare l'uso del latte, perché contiene un’elevata quantità di calcio che stimola alcune cellule presenti nella mucosa dello stomaco a secernere gastrina, un ormone la cui funzione è aumentare la secrezione di acido.

Il latte intero è ancor più ricco di grassi e proteine, e la sua digestione non fa altro che rallentare lo svuotamento dello stomaco. I succhi gastrici restano nello stomaco più a lungo, potendo così risalire facilmente verso l’esofago.

Il latte quindi ha un potere illusorio, perché se all'inizio regala un sensazione positiva, dopo un po' i fastidi torneranno a ripresentarsi e l'acidità continuerà a manifestarsi. Una buona soluzione sarebbe quella di bere casomai latte di soia, anziché il latte vaccino. 

Il latte di soia ha un contenuto molto meno calorico rispetto agli altri (il latte di mucca contiene il doppio dei grassi del latte di soia). Inoltre il latte di soia è più povero di grassi, privo di colesterolo e quindi potrebbe aiutare a ridurre i disturbi di gastrite oltre che di reflusso, aiutando anche tenere sotto controllo i livelli di colesterolo nel sangue. Ma come per ogni cosa, non esagerare: il latte di soia potrebbe favorire la comparsa di calcoli renali.

I giusti rimedi

Per evitare che si presenti un'acidità di stomaco troppo aggressiva, sarebbe bene che facessi qualche sforzo anche tu per contrastarla, senza dover utilizzare per forza dei farmaci antiacidi. Per l'occasione abbiamo deciso di riportarti una sorta di vademecum, una lista di consigli che troverai certamente utili per sconfiggere una volta e per tutte questi tremendi disturbi:

  • Subito dopo aver mangiato, non sederti e soprattutto non stenderti! Piuttosto scendi e fai una passeggiata di almeno 15 minuti. Tornerai a casa in forma smagliante e non ti sembrerà di aver appena terminato un pasto!
  • Non indossare abiti troppo stretti in vita. Evita cinture che ti comprimono, collant o jeans stretti. Potresti trovare ottimi giovamenti.
  • Mangia leggero a cena. I pasti troppo abbondanti e i cibi che tendono ad accentuare l’acidità di stomaco (come la carne o i cibi fritti) sono difficili da digerire.
  • Non esagerare con le bevande gassate o eccitanti, come tè, caffè, energy drink e bibite a base di cola, succhi di frutta e alcol. Sono loro che stimolano la secrezione di succhi gastrici.
  • Ovviamente, se soffri di acidità di stomaco, cerca di evitare gli alimenti acidi come la frutta, gli agrumi, i pomodori, il cibo speziato o piccante: questi tendono a irritare la mucosa gastrica che riveste le pareti dello stomaco.
  • Un buon motivo per smettere di fumare. Adesso che hai deciso di lavorare sul tuo problema di acidità di stomaco, sappi che la nicotina è uno dei fattori più deleteri sulla salute gastrica (oltre che sul resto dell’organismo, intestino compreso), perché stimola la produzione di succhi acidi e rallenta lo svuotamento dello stomaco.
  • Evita le verdure crude che stimolano la secrezione di succhi gastrici come la lattuga, ravanelli, rafano, cavoli, verze, cipolle, peperoni o carote o comunque soggettivamente difficili da digerire.
  • Cioccolato? Menta? Meglio di no. Sono alimenti che favoriscono il reflusso.
  • Bevi tanto, bevi acqua naturale a temperatura ambiente, camomilla, infusi di tiglio (dalle proprietà lenitive sulla mucosa) e tisane: sentirai immediatamente un effetto rilassante che aiuta la digestione.
  • Se sei a letto e hai acidità di stomaco, sappi che ci sono delle posizioni che potrebbero aiutarti: stenditi sul fianco destro oppure cerca di stare alto con la testa, casomai mettendo un secondo cuscino sotto, in modo tale da favorire il deflusso del contenuto dello stomaco verso l’intestino.

Il parere dell'esperto

Abbiamo chiesto al dottor Gennaro Scotto Rosato, biologo e nutrizionista, come mai il latte non è indicato per chi soffre di bruciore di stomaco:

"Assumere latte in caso di acidità di stomaco o gastrite diagnosticata può sicuramente dar sollievo nell’immediato, tamponando l’azione dei succhi gastrici e alleviando il “bruciore”. Tuttavia il latte per il suo elevato contenuto di grassi non è un alimento indicato per chi soffre di acidità di stomaco dal momento che ha una digestione abbastanza lunga, aumentando la secrezione di succhi gastrici e rallentando lo svuotamento gastrico. Per un immediato sollievo consiglio sempre di condurre una vita attiva, fare pasti non troppo abbondanti, ridurre il quantitativo di grassi nella dieta, limitare il consumo di bevande gassate, alcolici, smettere di fumare".

Fonte| ISS

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