Il lockdown non ha fermato l’inquinamento: nel 2020 la qualità dell’aria in Lombardia non è affatto migliorata

Questo non significa che le attività umane non abbiano un impatto, ma che anzi sia necessario ridurre le emissioni per molti anni e che ci siano in gioco altri fattori, come il meteo.
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Gianluca Cedolin 21 Gennaio 2021

Nei primi mesi della pandemia, quelli del lockdown totale, uno dei pochi benefici ricavabili dalla situazione era quello di una natura che si stava riprendendo i suoi spazi, e di una Terra finalmente libera di respirare, senza gli aerei, le automobile, con molte fabbriche ferme. Tuttavia, prendendo per esempio il caso della Lombardia, le rilevazioni dell'Arpa, l'Agenzia regionale per la protezione dell'ambiente, hanno mostrato che nel 2020 la qualità dell'aria non è particolarmente migliorata, soprattutto per quanto riguarda il Pm10, l'insieme di particelle atmosferiche formato in buona parte dalle emissioni delle attività antropiche.

Questo, chiaramente, non significa che non sia vera la correlazione tra inquinamento generato dall'uomo e qualità dell'aria ma che, come spiega Il Sole 24 ore, la concentrazione degli inquinanti va attribuita, in proporzioni non ancora quantificabili precisamente e dipendenti comunque dalle singole giornate, ad almeno tre fattori: la produzione di emissioni, la variazione delle condizioni meteorologiche, le condizioni ambientali che influiscono sulle reazioni chimico-fisiche in cui sono coinvolti gli inquinanti.

Nel 2020 la Lombardia ha rispettato per il terzo anno consecutivo i limiti per quanto riguarda il Pm10, pur con un leggero e inaspettato peggioramento sia nella media annua e un aumento dei giorni di sforamento. Questo significa anche che per mitigare le conseguenze delle nostre emissioni serviranno anni, ragion per cui è necessario agire subito. Se invece guardiamo al diossido di azoto (NO2), il discorso cambia, e possiamo notare come la diminuzione del traffico sia stata decisiva immediatamente nel miglioramento della qualità dell'aria. La concentrazione di tutti gli inquinanti legati direttamente al traffico, tra cui appunto l'NO2 (ma anche l'NO, il benzene), è infatti calata di molto nel 2020 per effetto delle chiusure.