Il robot “Cobra” e una mastectomia quasi senza incisioni: a Torino la prima volta in Europa di questa nuova tecnologia

All’Irccs di Candiolo di Torino per la prima volta in Europa è stata impiegata la nuova versione del rositi chirurgo Da Vinci per eseguire un intervento di mastectomia mini-invasiva con ricostruzione plastica immediata. Il nuovo dispositivo è dotato di un solo braccio con tre strumenti e una telecamera.
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Kevin Ben Alì Zinati 25 Giugno 2024
* ultima modifica il 25/06/2024

Si chiama Cobra e rappresenta la nuova rivoluzione delle sale operatorie. Un robot chirurgo capace, cioè, di intervenire in caso di tumore della mammella muovendosi in maniera flessibile senza danneggiare i tessuti sani e di preservare la sensibilità del seno migliorando così la qualità di vita delle donne operate: tutto con un braccio robotico soltanto.

Cobra – appellativo dietro cui si nasconde l’ultima avanzatissima versione del robot Da Vinci – ha già dato prova della proprie potenzialità a Torino.

Nelle sale dell’Irccs di Candiolo è stato impiegato per la prima volta in Europa per portare a termine un intervento di mastectomia mini-invasiva con ricostruzione plastica immediata.

L’operazione è andata in scena lo scorso 18 giugno e ha visto protagonista una paziente di 51 anni con una diagnosi di tumore al seno che, soprattutto per merito della nuova tecnologia a cui è stata sottoposta, ha potuto lasciare l’ospedale dopo appena 48 ore.

Il nuovo robot rappresenta una novità rispetto ai precedenti perché al posto delle “classiche” quattro braccia operatorie è dotato di un singolo braccio da cui emergono tre strumenti chirurgici e una telecamera con cui il chirurgo può osservare in tempo reale e in maniera iper precisa il campo operatorio.

È stato ribattezzato “Cobra” perché imitando il suo flessibilissimo movimento è in grado di entrare all’interno del corpo di una paziente sfruttando solamente una singola incisione di 2,5 centimetri sotto l’ascella, senza senza danneggiare alcun tessuto circostante.

Il nuovo robot Da Vinci riduce quindi al minimo l'impatto della chirurgia demolitiva ma offre anche un netto miglioramento dell’impatto estetico e la qualità di vita delle donne mastectomizzate, senza ferite e cicatrici impattanti.

Spesso infatti le donne vengono penalizzate da sequele psico-fisiche invalidanti dopo l'intervento con la tecnica classica. L’estrema precisione chirurgica offerta da “Cobra” permette anche di conservare la sensibilità del seno, preservare il complesso areola-capezzolo ed il lembo cutaneo e sottocutaneo che contiene i vasi sanguigni superficiali, nonché di ridurre al minimo la cicatrice chirurgica, situata oltretutto lontano dalla mammella.

Fonte | Ansa

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