Il vaccino antinfluenzale protegge anche dall’Alzheimer, secondo uno studio

Un nuovo studio ha dimostrato che il vaccino antinfluenzale non solo protegge dall’influenza ma anche dal rischio di sviluppare diverse forme di demenza, tra cui l’Alzheimer. Ciò che conta è farlo in modo continuativo per diversi anni.
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Valentina Rorato 11 Novembre 2023
* ultima modifica il 12/11/2023

I vaccini rappresentano un’arma vincente in termini di salute pubblica. E nel suo piccolo anche il vaccino contro l’influenza ogni anno protegge numerose persone non solo dalla malattia ma anche dalle conseguenze gravi. E, secondo uno studio, potrebbe anche ridurre il rischio di sviluppare la malattia di Alzheimer e le demenze correlate.

Non è la prima volta che si sente parlare di questa ipotesi. Un team di ricerca del McGovern Medical School presso l’Health Science Center dell’Università del Texas a Houston, ha deciso di approfondire il tema, con lo studio di un ampio set di dati di cartelle cliniche americane (n = 9.066).

Ha scoperto che ricevere una vaccinazione antinfluenzale era associato a una minore prevalenza di Alzheimer e che riceverlo annualmente poteva ridurlo ancora di più. Nello specifico circa del 6% per i pazienti di età compresa tra 75 e 84 anni per 16 anni.

I ricercatori hanno, inoltre, capito che l'associazione protettiva tra il vaccino antinfluenzale e il rischio di Alzheimer era più forte per coloro che avevano ricevuto il primo vaccino in giovane età: ad esempio, le persone che avevano ricevuto il primo vaccino antinfluenzale documentato all'età di 60 anni avevano un rischio ridotto rispetto a quelle che lo avevano avuto all'età di 70 anni.

"Il nostro studio suggerisce che l'uso regolare di un intervento molto accessibile e relativamente economico – il vaccino antinfluenzale – può ridurre significativamente il rischio di demenza di Alzheimer", ha dichiarato il ricercato Albert Amran. "Sono necessarie ulteriori ricerche per esplorare il meccanismo biologico di questo effetto – perché e come funziona nel corpo – che è importante mentre esploriamo terapie preventive efficaci per l'Alzheimer".

Bisogna poi ricordare che il vaccino antinfluenzale è importante anche quando si ha già sintomi di demenza, perché le persone con degenerazione cognitiva sperimentano altre condizioni di salute tra cui infezioni virali, batteriche e di altro tipo più comunemente. C’è una tendenza crescente nella ricerca per indagare se le infezioni potrebbero peggiorare, essere più pericolose per la vita o eventualmente causare demenza.

Non si tratta solo di vaccini antinfluenzali: secondo gli studi, anche le vaccinazioni per altre malattie – polmonite, pertosse, tetano e fuoco di Sant'Antonio – possono aiutare a prevenire vari tipi di demenza.

Fonte | Risk of Alzheimer’s Disease Following Influenza Vaccination: A Claims-Based Cohort Study Using Propensity Score Matching pubblicato su Ios Plus il 2 agosto 2022;

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