Alto Adige

In Alto Adige un marchio permette ai turisti di riconoscere le strutture sostenibili

L’Alto Adige ha introdotto un “marchio di sostenibilità” per le destinazioni e le strutture ricettive presenti nel territorio che garantiscono determinati standard in fatto di sostenibilità socioeconomica, culturale ed ecologica.
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Maria Teresa Gasbarrone 12 Giugno 2023

Con l'arrivo dell'estate, le vacanze non sembrano più così lontane, ma anche durante il meritato riposo, l'emergenza climatica ci impone di non dimenticare di fare scelte sostenibili, nemmeno in vacanza.

Sembra questa la filosofia che ha spinto l'Alto Adige a investire sul turismo sostenibile, un impegno che si è tradotto nell'ideazione del "Marchio Sostenibilità Alto Adige".

Si tratta di uno strumento che, sulla base dei criteri stabili dal Global Sustainable Tourism Council (GSTC), restituisce la misura della sostenibilità – sotto diversi punti di vista – delle destinazioni altoatesine, certificandola.

Che cos'è il "Marchio Sostenibilità Alto Adige"

Come spiega IDM Südtirol – Alto Adige, società che ha curato e realizzato il progetto per la Provincia, il marchio nasce come un vero e proprio percorso per permettere alle strutture ricettive di raggiungere gli standard di sostenibilità fissati da GSTC, un'organizzazione no profit indipendente e neutrale, che coinvolge i più diversi soggetti attivi nel settore del turismo. Unico obiettivo: promuovere pratiche volte al turismo sostenibile.

Proprio perché si tratta di un percorso il "Marchio sostenibilità Alto Adige" è suddiviso in tre livelli. Nei diversi livelli i criteri legati a gestione sostenibile, sostenibilità socioeconomica, sostenibilità culturale e sostenibilità ecologica pongono obiettivi differenti. Solo il livello 3 è riconosciuto dal GSTC.

I criteri, basati sullo standard internazionale GSTC, sono stati sviluppati da IDM in collaborazione con l’Unione Albergatori e Pubblici esercenti dell’Alto Adige (HGV). Questi criteri sono in primo luogo rivolti alle strutture ricettive e di ristorazione. Entro il 2023 i criteri saranno adattati e inclusi nel Programma di sostenibilità anche per gli affittacamere privati, gli agriturismi e i campeggi. Per ulteriori informazioni potete contattare l’associazione di riferimento.

Una volta raggiunti i risultati indicati nel terzo livello, le destinazioni possono richiedere la certificazione che implica l'adesione ai criteri GSTC. Il riconoscimento è conferito da Green Destinations e Vireo, due organizzazioni idonee a rilasciare certificazioni in ambito green.

Come riconoscere i tre livelli

I tre livelli sono assegnati in base ai risultati ottenuti in nove ambiti prestabiliti: piano d'azione, comunicazione, collaboratori e collaboratrici, acquisti, mobilità, consumo di risorse, rifiuti, edilizia e cultura e tradizione

Man mano che la struttura migliora i propri risultati in questi ambiti può raggiungere il livello successivo. I possibili clienti possono riconoscerli in base alle tre diverse sfumature di colore che contraddistinguono il simbolo proprio del marchio: dal verde chiaro al verde scuro.

Per un turismo più sostenibile

Iniziative come questa, volte a realizzare e promuovere un turismo più sostenibili sono ormai diventate necessarie. Anche se singolarmente dedichiamo alle vacanze solo una minima parte della nostra vita, complessivamente il settore dei viaggi e del turismo rappresenta ancora un importante fonte di inquinamento.

Pensa che, secondo il World Travel & Tourism Council, l'8-10% delle emissioni globali di CO2 è causato proprio dalle attività legate a quest'ambito, soprattutto dagli spostamenti per muoversi da una destinazione all'altra.