In Antartide si inizia a coltivare il ghiaccio, mentre il paesaggio si trasforma: dalla neve a un grande bosco

L’Antartide si sta trasformando in un bosco. Niente più ghiacciai e neve a causa della crisi climatica. Cerchiamo di capire se è un bene o un male.
Entra nel nuovo canale WhatsApp di Ohga
Mattia Giangaspero 7 Ottobre 2024

Cosa sta accadendo in Antartide? Ci troviamo di fronte a un cambiamento storico dell'intera area. Cambiamento molto simile a quello che sta avvenendo al deserto del Sahara. Il clima è sicuramente differente, ma la crisi climatica accomuna entrambe le regioni e le sta facendo trasformare da aree di ghiaccio, neve e deserto, in aree boschive, piene di verde e vegetazione. 

Questo cambiamento rischia di essere dannoso per tutto l'ecosistema presente in Antartide e non solo. Se non lo sai, l'Antartide è il luogo più freddo che esista sulla Terra e l'intera area funge anche da regolatore climatico. Adesso secondo un nuovo studio condotto da un gruppo di ricercatori delle Università di Exeter e Hertfordshire in Inghilterra e del British Antarctic Survey,  la superficie della Penisola Antartica, si starebbe riscaldando molto più rapidamente della media globale.

Inoltre la vegetazione è in aumento da oltre 48 anni, visto che nel 1986 in Antartide si registrava solamente un'area di 0.6km quadrati occupata da vegetazione, mentre nel 2021, ultimo dato registrato l'area si estesa fino agli 8 km quadrati. 

Il rischio della trasformazione: da ghiaccio a verde

Secondo gli scienziati della Southern University of Science and Technology di Shenzhen, in Cina, le linee degli alberi di montagna stanno avanzando in risposta alla crisi climatica. 

Questo significa che tra una decina di anni si modificherà in modo sostanziale tutta la conformazione dei paesaggi di montagna. Meno neve e ghiaccio, ma più verde e alberi, un po' come sta accadendo proprio all'Antartide. I rischi principali di questo cambio dovuto alla crisi climatica riguardano le comunità rurali. Meno ghiacciai e neve significa meno risorse idriche e rischio frane, visto che lo scioglimento del permafrost porta al distaccamento dei massi.

Ora se la linea degli alberi si sta alzando è un bene o e un male? 

Non c'è nessuna risposta certa in quanto potrebbe essere un aspetto positivo nel momento in cui "più alberi significano che più carbonio verrà rimosso dall'atmosfera, ma anche ampliamento di habitat per specie animali."

Potrebbe essere vista negativamente se "gli alberi ad altezze inferiori non riescono a sopravvivere perchè anche lì cambia la condizione climatica e anche che altri ecosistemi presenti ad altitudini molto elevate cessano di esiste".

I lati positivi della trasformazione

I ricercatori del progetto Cloud (Cosmics Leaving Outdoor Droplets) al Cern hanno scoperto che diverse molecole prodotte dalle piante sono fondamentali nella formazioni delle nuvole, la cui maggiore o minore presenza è in grado di influenzare le temperature della superficie terrestre.

La parte gassosa di origine antropica che più partecipa a questo processo è l'anidride solforosa, prodotta dalla combustione di carbone e petrolio. Anidride solforosa che garantisce un'elevata condensazione delle nuvole. Secondo il progetto Cloud del Cern invece potrebbe non essere del tutto così.  Infatti i ricercatori di questo progetto lavorano per misurare l'impatto dei vari gas sulla formazione delle nuvole e hanno scoperto che esistono anche molti composti naturali e non solo di origine antropica che garantiscono in egual modo la formazione delle stesse nuvole. Questi composti sono in particolare isopreni, monoterpeni e sesquiterpeni, ossia idrocarburi prodotti dalle piante (gli stessi degli oli essenziali).

Questo fattore che indica come le piante possano generare la formazione delle nuvole in modo naturale non è mai stato preso in considerazione nell'analisi del climate change e quindi, se dovesse verificarsi questo sempre di più in futuro, per la riforestazione urbana ma anche semplicemente per lo stress che, proprio il cambiamento climatico induce nelle piante, le previsioni sul clima 2050 o 2100 migliorerebbero.

La coltivazione del ghiaccio

Detta così fa anche un po' sorridere, visto che si parla di coltivazione e di aumento della vegetazione e sfido chiunque a pensare al ghiaccio e non a un ortaggio.

Per evitare che l'Antartide si trasformi in una nuova Amazzonia, l'idea degli ingegneri che hanno portato avanti la ricerca è quella di utilizzare delle pompe per coprire il ghiaccio con acqua di mare, che si prevede congeli in inverno e addensi lo strato di ghiaccio. Ciò garantirà che il ghiaccio duri più a lungo durante l'estate.

Per riuscirci, gli scienziati stanno trovando uno strato di ghiaccio sottile, praticando un foro nella superficie dal basso e inondandolo, nella speranza che ciò acceleri la velocità del congelamento naturale.