Incendi, si preannuncia un’estate rovente: anche per colpa della siccità. In 30 anni perso il 12% delle foreste italiane

La siccità di questi mesi potrebbe far aumentare drasticamente il numero di incendi in Italia, così come in tutta l’area mediterranea. La mancanza d’acqua e i suoli aridi rischiano di trasformare la vegetazione in una miccia, che può accendersi sempre più facilmente. Nel 2022 i roghi sono già triplicati rispetto alla media, interessando in particolare Sud e isole: ma tutta Italia è ormai a rischio.
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Michele Mastandrea 1 Luglio 2022

Non solo danni all'agricoltura, minore produzione di energia idroelettrica, desertificazione. Uno dei rischi collaterali di questo stato di prolungata siccità è l'aumento del numero degli incendi.

Ricorderai come ogni estate, purtroppo, i primi servizi dei telegiornali siano spesso dedicati ai roghi, alla difficoltà nello spegnerli, ai Canadair mancanti, alla conta dei danni per l'ambiente, per le persone e per gli animali. Solo nel 2021 sono stati persi 150mila ettari di terreno, e nell'anno in corso la situazione potrebbe essere ancora peggiore.

Motivo? La siccità. Che vuol dire, come puoi ben immaginare, anche crescente aridità dei terreni. La mancanza di precipitazioni fa diventare le piante, disidratate, potenziali inneschi per roghi devastanti, amplificati a loro volta dall'azione del vento. Una tempesta perfetta, che rischia di rendere ancora più amaro un bilancio già molto pesante negli scorsi anni.

Tutta Italia a rischio

In terreni così secchi, infatti, serve pochissimo a far scattare l'allarme. Anche una semplice sigaretta buttata accesa nelle sterpaglie. Vegetazione secca e suoli aridi sono perfetti anche per la propagazione dei roghi, e dunque al loro diffondersi su ampie zone di territorio. La Protezione Civile, in tandem con i Vigili del Fuoco, è già all'opera in queste settimane per sedare decine di piccoli incendi scoppiati in regioni come Sardegna, Sicilia, Lazio e Campania.

Sud e isole sono da sempre i territori più interessati ai roghi, in particolare nella stagione estiva. Ma tutta Italia ormai è a rischio, visto che l'allarme siccità non risparmia alcuna zona del Paese. Allargando poi ulteriormente lo sguardo, tutta l'area che affaccia sul Mar Mediterraneo non è immune dal problema. Come testimoniano le notizie giunte dalla Spagna la scorsa settimana.

Il ruolo del Climate Change

Si tratta come detto di piccoli roghi, ma la paura è che possano essere solo l'avvisaglia di qualcosa di molto peggio. Da inizio 2022, gli incendi sono già triplicati rispetto all'anno precedente, come ti dicevo qualche giorno fa. E i cambiamenti climatici non faranno che peggiorare la situazione: le Nazioni Unite hanno previsto un aumento del 14% dei roghi già da qui al 2030.

Su questo terreno agiscono poi anche le azioni di chi ha interesse a disboscare ettari di foreste, per metterle a frutto coltivando o costruendo. Incendi dolosi che insieme a quelli accaduti senza responsabilità umana hanno portato alla perdita del 12% del patrimonio forestale italiano nel corso degli ultimi trent'anni, come affermato dalla Protezione Civile. Un dato semplicemente spaventoso.