Regione Lombardia decreta lo stato di emergenza idrica. E cresce l’allarme incendi: triplicati nel 2022 rispetto alla media

Regione Lombardia dichiara lo stato d’emergenza idrica, con cui i Comuni potranno limitare il consumo d’acqua per usi domestici, così come per l’irrigazione di piscine e il lavaggio auto. Anche il Comune di Milano emette un’ordinanza per il risparmio idrico, mentre il presidente della Protezione Civile Fabrizio Curcio non esclude in futuro razionamenti diurni. A breve dovrebbe essere proclamato lo stato d’emergenza a livello nazionale, mentre cresce la paura per il boom degli incendi.
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Michele Mastandrea 28 Giugno 2022

La crisi idrica dovuta alla siccità è sempre più allarmante. I dati parlano di un 40-50% di precipitazioni venute a mancare finora rispetto alla media degli scorsi anni, e l'arrivo del periodo più caldo dell'anno rischia di peggiorare ulteriormente la situazione.

Per questo motivo Regione Lombardia ha decretato lo stato di emergenza idrica, che durerà fino alla fine di settembre 2022. L'obiettivo è limitare e razionalizzare l'uso di acqua, sia per quanto riguarda gli usi domestici che per l'irrigazione, il lavaggio delle strade e il riempimento delle piscine. Un'ordinanza che segue quella di ‘stato di calamità‘ dichiarata dal Lazio qualche giorno fa. Ma altre regioni potrebbero presto unirsi all'elenco, dal Piemonte all'Emilia-Romagna, fino al Veneto.

La Regione inoltre metterà a disposizione dei Comuni uno schema di ordinanza rispetto all'utilizzo dell'acqua, che possa di fatto fungere da modello per tutti. Ma il presidente lombardo Attilio Fontana vorrebbe anche l'istituzione di una cabina di regia nazionale, come richiesto negli scorsi giorni anche dalla Coldiretti, al fine di armonizzare ancora meglio la gestione dell'acqua.

Rischio serio di razionamenti

Ieri il presidente della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, ha parlato di una "possibile proclamazione dello stato di emergenza", ma un provvedimento simile ancora non è stato preso. Curcio ha però dichiarato che il governo sta definendo con le Regioni i termini dell'eventuale decisione, che potrebbe dunque arrivare a breve. Lo stesso Curcio non ha però escluso la possibilità, per alcune Regioni del Paese, di un razionamento diurno dell'acqua.

E anche il capoluogo regionale lombardo, Milano, prende provvedimenti. Il sindaco Beppe Sala ha emesso un'ordinanza per limitare il consumo di acqua. "Invitiamo a ridurre al minimo l'uso di acqua potabile sia di uso domestico che per irrigare prati, giardini privati e pulire terrazzi e cortili", ha spiegato il primo cittadino meneghino in un post su Instagram.

Paura incendi

Decisioni sicuramente pesanti, ma che rischiano comunque di essere insufficienti se non si interverrà a livello strutturale da parte statale. Ad esempio, riducendo la percentuale altissima, addirittura il 42%, dell'acqua persa dalla rete idrica nel momento del trasporto dagli acquedotti alle case. Oppure realizzando il ‘Piano Invasi‘ proposto da Anbi e Coldiretti per raccogliere l'acqua piovana ben oltre l'11% attuale.

E purtroppo, il periodo in arrivo rischia di essere devastante non solo per la mancanza d'acqua, ma anche per la necessità di utilizzarla per spegnere gli incendi. Già diffusi normalmente, in uno stato di siccità e forte aridità del terreno la possibilità che scoppino roghi è ancora più alta. Secondo Coldiretti, nel 2022 gli incendi sono triplicati rispetto alla media. E l'estate è appena iniziata.