Inquinamento indoor: cosa minaccia l’aria della tua casa o del tuo ufficio e come migliorarla

Per capire che cos’è l’inquinamento indoor, ti basta pensare alla necessità di spalancare le finestre dopo aver grigliato una bistecca in casa ed essere stato invaso dal fumo. Ci sono però molte altre sostanze che possono ridurre la qualità dell’aria al chiuso: magari ci hai fatto poco caso, ma le conseguenze di questo problema per la salute possono essere tanto gravi come quelle a cui porta l’inquinamento atmosferico. Non a caso, dal 2000 l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha riconosciuto una salutare aria indoor come un diritto umano fondamentale.
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Kevin Ben Alì Zinati 17 Aprile 2020

Se ti parlo di inquinamento, automaticamente potresti pensare allo smog delle auto, alle polveri sottili o ai fumi neri che fuoriescono dalle industrie o dalle fabbriche: in sostanza, ti verrebbe in mente lo stato dell’aria “esterna”, visualizzando il cielo e i grandi spazi aperti minacciati dagli agenti chimici. In realtà, dovresti temere anche l'inquinamento indoor, quello che riguarda gli ambienti interni e chiusi come case, uffici o centri commerciali.

Le stesse sostanze che colpiscono l'esterno, infatti, possono penetrare e peggiorare la qualità dell'aria nei luoghi al chiuso, causando gravi danni per la tua salute, che vanno da allergie a disturbi respiratori come l’asma bronchiale. Ti basti pensare che secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms), nel 2016, l'inquinamento atmosferico domestico è stato responsabile di 3,8 milioni di morti e del 7,7% della mortalità globale. Non è un caso che già nel 2000, infatti, l’Oms aveva riconosciuto una salutare aria indoor come un diritto umano fondamentale.

Adesso che hai un'idea più chiara del problema, ti guido alla scoperta delle cause principali dell'inquinamento indoor, ma soprattutto dei problemi a cui può portare, che siano soltanto dei sintomi o vere e proprie patologie. Infine, vedremo insieme delle possibili soluzioni.

Cos'è

Per una definizione precisa di inquinamento indoor possiamo riferirci direttamente al Ministero della Salute, che descrive il problema come "la modificazione della normale composizione o stato fisico dell’aria atmosferica interna, dovuta alla presenza nella stessa di una o più sostanze in quantità e con caratteristiche tali da alterare le normali condizioni ambientali e di salubrità dell'aria stessa e tali da costituire un pericolo ovvero un pregiudizio diretto o indiretto per la salute dell'uomo".

La vera differenza con l'inquinamento outdoor, al quale solitamente ti riferirai con la classica espressione inquinamento atmosferico, sta nello spazio riservato a questo argomento: è infatti soltanto negli ultimi anni che scienziati e ricercatori si sono dedicati con maggiore attenzione all'alterazione della composizione dell'aria negli spazi al chiuso, specialmente perché ci stiamo accorgendo che le conseguenze possono essere ugualmente gravi a quelle causate dall'inquinamento all'aperto.

D'altronde, a "viziare" la qualità dell'aria di casa tua o di altri ambienti, possono essere davvero tante cose: una sigaretta fumata senza uscire sul balcone, una padella che fa un po' troppo fumo, ma anche alcuni materiali da costruzione o persino gli allergeni rilasciati dagli animali domestici. Vediamo allora gli ambienti che possono essere più soggetti all'inquinamento indoor.

Gli ambienti a rischio

Gli ambienti indoor sono tutti quelli spazi chiusi adibiti alla vita privata e sociale e al lavoro non industriale. Mi riferisco quindi a:

  • abitazioni
  • uffici pubblici e privati
  • ospedali
  • scuole
  • caserme
  • alberghi
  • banche
  • cinema
  • bar e ristoranti
  • negozi e strutture sportive
  • mezzi di trasporto pubblici o privati

Come puoi immaginare, l’attenzione della scienza verso la qualità dell’aria contenuta in questi ambienti si è fatta sempre più forte negli ultimi anni: è evidente, infatti, che tutti noi passiamo gran parte del nostro tempo all’interno di ambienti chiusi.

Cause

Secondo l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, l’aria degli ambienti indoor è spesso composta da una miscela di componenti molto variabile rispetto a quanto riscontrabile nell’aria atmosferica esterna: alcune volte all’interno si possono registrare valori di concentrazione più alti rispetto a quelle esterni, altre volte vi sono sostanze inquinanti non rilevabili all’esterno. Le sostanze che possono alterare la qualità dell’aria degli ambienti chiusi sono classificate in tre categorie:

  • agenti chimici
  • agenti fisici
  • agenti biologici

Tutte e tre le tipologie di inquinanti sono rintracciabili nei "tuoi" luoghi: dall'ufficio alla cucina di casa.

Gli agenti chimici

Tra gli inquinanti dell’aria indoor vi sono una serie di sostanze naturali o artificiali che possono agire sia in forma liquida che solida o gassosa. A peggiorare la qualità dell’aria ci pensano sicuramente delle fonti esterne, quindi i gas di combustione da cui si originano biossido di azoto e di zolfo, monossido di carbonio e poi anche ozono e particolato.

Devi prestare grande attenzione anche agli inquinanti generati direttamente all’interno di questi spazi chiusi e uno dei fattori principali è il fumo del tabacco delle sigarette. Fumando negli ambienti chiusi vengono immessi nell’aria grandi concentrazioni di nicotina e altre sostanze tossiche e cancerogene.

Importanti fattori di rischio sono i processi di combustione legati alla cottura dei cibi. Secondo l’Oms, nel 2018, 3 miliardi di persone cucinavano ancora usando combustibili come legna, rifiuti agricoli, carbone, sterco e cherosene in caminetti e stufe inefficienti, producendo così altissimi livelli di inquinamento dell'aria domestica.

È stato calcolato che circa 3,8 milioni di persone all'anno muoiono a causa di malattie attribuibili all'inquinamento atmosferico domestico dovuto a pratiche scorrette per cucinare. Tra questi, spiega l'Organizzazione Mondiale della Sanità:

  • il 27% ha avuto una polmonite mortale
  • il 18% è stato colpito da ictus
  • il 27% da una cardiopatia ischemica
  • il 20% da una broncopneumopatia cronica ostruttiva
  • l’8% da un cancro ai polmoni

Altri inquinanti chimici, spiega il Ministero della Salute, possono derivare dal riscaldamento attraverso la combustione di biomasse con stufe a legna e caminetti. Queste attività favoriscono l’aumento di ossido e biossido di azoto e del monossido di carbonio (CO) negli ambienti indoor.

Gli agenti fisici

L’Ispra indica come agenti fisici responsabili dell’inquinamento dell’aria degli spazi chiusi principalmente tre voci:

  • Campi elettromagnetici: quindi campi elettrici prodotti da impianti realizzati per trasmettere informazioni attraverso la propagazione di onde elettromagnetiche come impianti radio-TV e di telefonia mobile.
  • Inquinamento acustico: l’insieme di suoni che infastidiscono e danneggiano l’orecchio umano
  • Radon: è un elemento chimico naturale, radioattivo, che appartiene ai gas nobili e che è presente in ogni luogo. Differentemente dall’atmosfera, dove si disperde rapidamente, può capitare che nei luoghi chiusi possa raggiungere concentrazioni troppo elevate.

Gli agenti biologici

Si tratta di sostanze di origine biologica prodotte sia dalle persone che vivono e abitano l’ambiente ma anche dagli animali e dalle piante, dalla polvere e dai condizionatori d’aria, che diventano sfortunatamente ottimi serbatoi dei cosiddetti contaminanti biologici.

I principali inquinanti biologici sono:

  • i batteri e i virus, il cui trasporto avviene sia grazie agli esseri umani che agli animali
  • i pollini delle piante
  • i funghi e le muffe che si formano a causa dell’umidità
  • gli acari, che sono tra le principali cause di allergia e asma
  • gli allergeni degli animali domestici rilasciati principalmente dalla saliva, forfora e dal'urina

Conseguenze

Come ti ho accennato all’inizio, l’inquinamento indoor è un problema serio che può incidere anche in modo pericoloso sulla tua salute. Vi sono diverse patologie legate a una pessima qualità dell’aria degli ambienti chiusi:

  • malattie allergiche
  • asma bronchiale: causata dall’esposizione ad allergici domstici come muffe acari; nei bambini e negli adolescenti causa oltre 160mila casi all’anno stando alle stime del Ministero della Salute 
  • BPCO: secondo l’OMS un decesso su quattro per malattia una polmonare ostruttiva cronica negli adulti, nei paesi a basso e medio reddito, è dovuto proprio all'esposizione all'inquinamento atmosferico domestico
  • infezioni respiratorie come la legionellosi
  • ictus: il 12% di tutti i decessi dovuti all'ictus può essere attribuito all'esposizione quotidiana a un'aria domestica poco sana
  • tumore del polmone: il 17% delle morti per cancro ai polmoni negli adulti è attribuibile all'esposizione a sostanze cancerogene causata dalla cottura con cherosene o combustibili solidi come legno o carbone.
  • sviluppo di malattie di tipo cardiovascolare

Secondo l'Ispra, una delle condizioni più frequenti legate alla bassa qualità dell’aria indoor è la Sick Building Syndrome, ovvero la sindrome dell'edificio malato. Si tratta di una condizione che si verifica in molti lavoratori chiusi in uffici dove sono stati installati degli impianti di ventilazione meccanica e di condizionamento d’aria: questi, infatti, possono funzionare come vettori di agenti inquinanti, causando un senso di disagio sensoriale e altri sintomi tra cui:

  • Vomito
  • Difficoltà a deglutire
  • Irritabilità
  • Disturbi respiratori

Tutti questi sintomi, comunque, in genere si risolvono rapidamente nel corso di qualche ora o, al massimo, nel giro di qualche giorno.

Rimedi per migliorare l’aria indoor

Hai capito, dunque, che anche all’interno delle tue mura di casa, nel tuo ufficio, nei cinema e in tutti gli spazi chiusi, la qualità dell’aria è importante, anzi no, è decisiva per la tua salute. Allora ecco qualche piccolo consiglio che l’Istituto Superiore di Sanità ha suggerito per cercare di migliorare l’aria indoor:

  • Non esagerare con l’utilizzo di detersivi o detergenti per pulire le superfici: il buon profumo di “pulito” che questi lasciano non è sempre sinonimo di sicurezza
  • Sembra banale, ma cambiare l’aria dell’ambiente è fondamentale. Attraverso il riciclo dell’aria si riduce di molto la presenza del inquinanti nell’ambiente. Lo stesso discorso vale quando cucini o fai le pulizie.
  • Come ti ho accennato prima, la combustione del tabacco delle sigarette è molto dannosa, quindi evita di fumare in casa o nei locali chiusi.

Fonti | Organizzazione Mondiale della Sanità; Ministero della Salute; Ispra

(Modificato da Alessandro Bai il 25-2-21)