Nella giornata mondiale degli Oceani, Ohga vuole assumere una grande importanza nel dialogo tra le parti istituzionali per quanto riguarda l'attuazione della ‘Legge Salvamare‘. In giornata abbiamo parlato della questione direttamente con le associazioni di Marevivo e Legambiente, oltre che abbiamo intervistato anche l'ex ministro dell'Ambiente Sergio Costa. L'acqua che sia di Oceano o di Mare è un bene fondamentale per tutti noi, per la Terra eppure continuiamo a inquinare, gettare rifiuti. Continuiamo a danneggiare un ecosistema che secondo il rapporto IPCC, dal 2011 riesce ad assorbire il 30% della CO2 che emette l'interno Pianeta.

Dopo aver fatto l'analisi sulla legge Salvamare, volevamo e ci siamo riusciti, parlare anche con chi il mare lo vive tutti i giorni. Volevamo parlare con le persone che lavorano a stretto contatto con il mare: i pescatori.

Come si sta evolvendo la pesca negli ultimi dieci anni? Quali sono le difficolta che si incontrano oggi rispetto a prima? Quanti rifiuti si pescano e quali? A queste domande hanno risposto alcuni pescatori che fanno parte di PescAgri (Associazione Pescatori Italiani promossa da Cia per la tutela, lo sviluppo e la valorizzazione di pesca e acquacoltura in ogni sua accezione professionale e territoriale).

 Come si è evoluta la Pesca negli ultimi dieci anni?

La pesca ha tradizioni remote nella nostra penisola ma purtroppo negli ultimi venti anni la riduzione dei pescatori ha subito una forte accelerazione e questo anche per le politiche comunitarie che hanno visto la riduzione dello sforzo di pesca che hanno portato, con l'incentivo di contributi, a far demolire imbarcazioni.

 Sono cambiate o meno le modalità di Pesca? (a causa dell’inquinamento o di scarso pescato)

Le tecnologie di pesca hanno subito un cambiamento sostanziale sopratutto nella piccola pesca… Sviluppo di tecnologie richiedono oggi più che mai formazione adeguata non solo nel saper pescare ma nell'essere imprenditore con grande attenzione alla sostenibilità dettata anche dal fermo pesca vedi oggi il problema all'attenzione dell'Europa come la "pesca a strascico"

Pescate delle “specie aliene” nell’ecosistema marino e se si quali?

Si riscontra un incremento nelle catture di specie considerate aliene sopratutto nella pesca a strascico o palangari in quanto sono tipiche di habitat più caldi e che di diffondono nel mediterraneo il tutto resta da verificare con dati certi del punto di vista scientifico…

Quali specie notate sempre meno?

Alcuni esempi di immissione specie aliene sono il granchio blu, gambero Louisiana, pesci siluro, pesci luna, ricciola fasciata.. Al massimo qualche stock risulta in overfishing e andrebbe monitorato attraversi programmi di monitoraggio..

Avete delle esigenze diverse rispetto a prima e se si cosa chiedete alle istituzioni?

Le esigenze degli operatori oggi sono supporto tecnico allo scopo di ottenere un aggiornamento professionale verso le procedure e iter documentali nell'ambito della pcp (politica comune della pesca)

Dipende ovviamente dal metodo di pesca che utilizzate, però vi capita di ritrovare e pescare sempre più rifiuti rispetto a prima?

Si nota soprattutto nello strascico, ed in particolare aree di pesca rifiuti di plastica e oggetti (elettrodomestici) che di solito si usano a bordo durante le battute di pesca, chiaramente la concentrazione di plastiche è inoltre correlata all'andamento delle correnti marine.