La camminata per ridurre la pancia: quanti chilometri bisogna fare per dimagrire e che dieta va abbinata

La camminata sportiva rappresenta un buon alleato, facile e accessibile a tutti, per iniziare a dimagrire e perdere la pancia in eccesso. Da sola, però, non basta: oltre a praticarla in maniera costante e regolare è necessario unirla a uno stile di vita sano e un’alimentazione equilibrata.
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Kevin Ben Alì Zinati 3 Aprile 2024
* ultima modifica il 03/04/2024

Se il tuo obiettivo è dimagrire e ridurre la pancia, puoi sicuramente trovare un buon alleato nella camminata sportiva.

Mettere un piede davanti all’altro per percorrere chilometri senza per forza correre è un’attività praticabile da tutti perché non possiede pressoché controindicazioni e può concretamente aiutare ad eliminare il peso in eccesso.

Prima di proseguire spiegandoti come e perché, però, devo farti due precisazioni. Innanzitutto, tieni a mente che la camminata è in generale un ottimo strumento per tenersi in forma e prendersi cura della propria salute.

Sai bene che migliora l’attività cardiovascolare, la circolazione sanguigna e l’ossigenazione di organi e tessuti, riduce il rischio di malattie croniche come ipertensione e diabete, rafforza muscoli e ossa e alza l’umore alleviando lo stress.

Dimagrire ed eliminare il grasso addominale in eccesso tuttavia non è così semplice come appare e la camminata – meglio se veloce e con il movimento naturale delle braccia avanti e indietro – da sola non basta.

Quest’attività dev’essere prima di tutto praticata con costanza e regolarità nel tempo e poi dev’essere necessariamente abbinata a uno stile di vita sano e dunque a una dieta corretta.

Camminare per lunghi tratti significa consumare una discreta quantità di energia che, per dimagrire, dev’essere per maggiore di quella assunta attraverso l’alimentazione.

Se si modificano anche le proprie abitudini alimentari orientandole verso scelte di vita più sane, è in queste condizioni che la camminata acquista un effetto davvero dimagrante.

Come camminare per ridurre la pancia

La camminata sportiva per dimagrire sembra facile a dirsi ma come ti ho spiegato qualche riga qui sopra, non lo è affatto. Serve una dieta corretta ma così come una tecnica giusta.

Seppur facile ed estremamente accessibile, non bisogna sottovalutare la camminata e rischi ad essa connessi, come l’insorgenza di dolori muscolari o infiammazioni acute come la fascite plantare o quella a carico della bandelletta ileotibiale.

silent walk

In linea di massima è sempre bene farsi consigliare da un esperto, capace di valutare le tue necessità e le tue esigenze e di indirizzarti verso la meccanica di camminata più indicata per te.

In generale, pasta attenzione a come appoggi il piede nella fase di rullata, quindi nel momento del tocco a terra.

Nel caso della camminata l’appoggio sul calcagno è più importante quindi cerca di mantenere bene l’allineamento delle spalle con il bacino e la caviglia e di tenere il busto leggermente spinto in avanti in modo da sfruttare la forza di gravità e facilitare l’avanzamento senza sforzi.

Il passo non deve mai essere né troppo lungo né troppo corto: trova la lunghezza della falcata più adatta alle tue esigenze e cerca di mantenerla costante per tutta la camminata.

Il movimento delle braccia, come ti accennavo all’inizio, è decisivo. Le braccia devono muoversi avanti e indietro in sincronia con le gambe e devono essere tenute in modo tale da formare un angolo di 90°.

Un altro accorgimento importantissimo riguarda l’attrezzatura, quindi le scarpe da utilizzare per la camminata. Il consiglio è quello di ricorrere a scarpe con una suola morbida in grado di attutire gli impatti dei piedi con il terreno.

Quanto bisogna camminare per ridurre la pancia

Ci sono due elementi che devi tener sempre sotto controllo se vuoi far diventare la tua camminata un vero alleato per la perdita di peso e di pancia.

Una è la velocità della camminata. Mentre cammini fai attenzione a ciò che ti dicono lo smartwatch o lo smartphone perché l’andatura più efficace è quella che ti porta a percorrere un chilometro in 10-15 minuti.

L’idea, dunque, è camminare a una velocità di almeno 4 km/h, cercando però di salire e resistere sui 6 km/h. Vuol dire quasi 100 passi al minuto.

Se il tuo obiettivo è quello di dimagrire, considera che è necessario camminare circa 6 km in circa 1 ora almeno 4 volte la settimana, per un totale di di 24 km settimanali.

A proposito di velocità, è chiaro poi che il tempo che servirà per vedere i primi risultati sulla bilancia sarà strettamente collegato alla velocità a cui riuscirai a caminare e alla frequenza delle tue uscite: più forte e volte cammini, più in fretta potresti vedere scendere il tuo peso.

È meglio correre o camminare per ridurre la pancia?

Puoi camminare tanto e regolarmente ma è chiaro che per dimagrire non può bastare. Te l’ho detto prima: senza il supporto dei un’alimentazione corretta e sana non si andrà molto lontano.

Se però ti stai domandando quale attività sia meglio per dimagrire tra la camminata e la corsa, la risposta è semplice. E forse non ti piacerà.

Sì, perché l’effetto dimagrimento come ti ho spiegato dipende dal rapporto tra le calorie bruciate e quelle assunte con il cibo ma una camminata consuma (brucia) meno di una corsa.

Mantenendo le stesse condizioni di prima, quindi esercizio costante e regolare e dieta sana, è chiaro dunque che la corsa vince sulla camminata come alleato per perdere la pancia.

La dieta per ridurre la pancia

Mangiare bene e scegliere di alimentarsi in modo sano ed equilibrato rappresentano insomma il primo passo per far diventare la camminata il tuo strumento di dimagrimento preferito.

Ma che cosa significa, in concreto? Abitudini salutari a tavola vuol dire scegliere gli alimenti di stagione, ridurre il consumo di zuccheri semplici, sale e grassi e affidarsi una un regime alimentare personalizzato e strutturato da un nutrizionista. Evita, in maniera categorica, il fai-da-te.

In tutto questo è importante poi ridurre il consumo di alcol, eliminare il fumo di sigaretta e dimenticare lo stile di vita sedentario.

Fonte | Gruppo San Donato

Le informazioni fornite su www.ohga.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.