La collezione di bambole con Sindrome di Down premiata come miglior gioco del 2020

La collezione di bambole con Sindrome di Down dell’azienda spagnola Miniland ha ricevuto il riconoscimento come miglior gioco dell’anno 2020. Una collezione speciale che vuole promuovere l’inclusione e il rispetto delle diversità, a partire dall’infanzia.
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Gaia Cortese 3 Dicembre 2020

La diversità e l’inclusione spiegate ai bambini attraverso il gioco. È questa la sfida che ha intrapreso Miniland, un’azienda spagnola con sede ad Alicante nel presentare una speciale collezione di bambole con Sindrome di Down.

Una collezione su cui l’azienda lavora da molto tempo per sviluppare una sempre maggiore inclusione delle diversità. Nella linea Miniland Dolls, infatti, negli ultimi anni sono state introdotte bambole di diverse etnie, con tonalità di pelle differenti e diversi tratti somatici: asiatici, sudamericani e africani. Fino ad arrivare a questa speciale collezione di bambole con Sindrome di Down che oltretutto è stata selezionata dall’Associazione spagnola dei produttori di giocattoli (AEFJ), come “Miglior giocattolo scelto dalla giuria dell’anno 2020”, dopo essere stata selezionata tra 81 diversi giocattoli di 24 produttori di giocattoli spagnoli.

Secondo quanto riferito da Victoria Orruño, direttrice marketing dell’azienda, la famiglia di bambole Miniland Dolls è in continua crescita, pronta ad ascoltare le richieste dei consumatori nell’ottica di avere prodotti che possano includere sempre più bambini e bambine.

L’azienda non solo fa sapere che la collezione è stata accolta con successo sia nell'ambito scolastico che nelle vendite al dettaglio (in Spagna, ma anche in Australia e negli Stati Uniti), ma che non poteva esserci migliore momento per ricevere questo importante riconoscimento a livello nazionale e internazionale, considerato che questo è il mese della consapevolezza sulla Sindrome di Down. Un premio che avvalora ulteriormente l’impegno aziendale nel voler promuovere il rispetto e l’integrazione sociale fin dall’infanzia.