La Legge Salvamare è finalmente pubblicata in Gazzetta Ufficiale. Ora serve applicarla il più possibile

Pubblicata in Gazzetta Ufficiale la Legge Salvamare, approvata dal Parlamento italiano lo scorso 17 maggio. Per pescatori e associazioni ci sarà ora la possibilità di riportare a riva i rifiuti pescati durante le operazioni in mare, senza rischiare di ricevere multe. Anzi, a breve saranno varati incentivi e premi per il recupero dell’immondizia nei corsi d’acqua, mentre i porti dovranno essere attrezzati a raccoglierli nella maniera migliore.
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Michele Mastandrea 14 Giugno 2022

È stato pubblicato anche in Gazzetta Ufficiale la Legge Salvamare. Non ci sono dunque più passaggi politici e tecnici da attendere affinché le misure approvate lo scorso 17 maggio possano essere pienamente applicate. Servirà soltanto aspettare i 14 giorni canonici per l'entrata in vigore della legge, che sarà ufficialmente operativa dal 25 giugno.

Il punto più importante della legge, devi sapere, è quello per cui i pescatori o le associazioni potranno riportare a riva l'immondizia raccolta durante le loro attività in mare. Non rischieranno più, come in precedenza, di ricevere una multa per sversamento illecito di rifiuti, che una normativa decisamente discutibile considerava uguali a quelli prodotti a bordo.

Si tratta di una norma che potrebbe permettere soprattutto alle imbarcazioni di grandi dimensioni di dare un bel contributo al risanamento dell'ambiente marino. Le stime di Fedagripesca, una delle associazioni che rappresenta i pescatori, la legge potrebbe portare alla rimozione di circa 30mila tonnellate di rifiuti in 10 anni. Il Ministero delle Politiche Agricole e il Ministero della Transizione Ecologica dovranno anche varare incentivi e premi per i pescatori e le associazioni più virtuose.

Il problema dell'inquinamento da plastica, lo sai, è quello decisivo per il futuro della biodiversità nei nostri mari. Ti basta pensare al fatto che la scorsa settimana, scandagliato circa 23mila chilometri di spiagge in prossimità di centri urbani, gli attivisti di Legambiente hanno raccolto 1.176 chili di rifiuti nel corso di un'iniziativa di sensibilizzazione. Due terzi di questi rifiuti sono di plastica, spesso monouso: una situazione che si spera possa essere cambiare nel corso del tempo grazie al recepimento della Direttiva Sup.

Ma il Salvamare comprende anche alcune misure legate allo sviluppo sempre maggiore dell'economia circolare. I rifiuti portati a riva dovranno essere smistati in apposite isole ecologiche, per poi essere avviati al riciclo. Su questo servirà attrezzare prima possibile tutti i porti, in modo da realizzare in maniera adeguata tutti i passaggi. Inoltre, verranno installati punti di raccolta anche alla foce dei fiumi, cercando di evitare il fenomeno dello sversamento in mare.

Infine, saranno finanziati percorsi di educazione ambientale nelle scuole, che dovranno vedere al loro interno campagne di sensibilizzazione in materie come la tutela dei corsi d'acqua. La Salvamare introduce poi l'obbligo della raccolta differenziata in tutti gli istituti di ordine e grado: un passaggio che arriva in incredibile ritardo, ma come si dice in questo caso, meglio tardi che mai. Del resto, lo stesso Ddl Salvamare è solo un primo passo per rendere mari, laghi e fiumi più puliti: tanti altri ne serviranno.