La medusa e il rifiuto: la fotografia che testimonia la triste convivenza in mare di plastica e animali

Un’immagine pubblicata sui social dal fotografo e biologo Marco Gargiulo, rappresenta l’ennesima testimonianza di come la plastica sia ormai parte dell’ecosistema marino. Una situazione pericolosa a cui non dobbiamo assolutamente abituarci.
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Sara Del Dot 21 Febbraio 2019

Uno scatto molto bello, suggestivo, in grado di trasmettere il silenzio di quando ci si trova sott’acqua. Dall’alto, la luce di un sole lontano arriva fino ai nostri occhi, risaltando i colori della vera protagonista di quest’immagine. È una Medusa Pelagia Noctiluca, conosciuta anche come "vespa di mare", che Marco Gargiulo, biologo marino e fotografo subacqueo, è riuscito a fotografare nel corso di un’immersione nelle acque di Marina di Puolo, a Massa Lubrense, provincia di Napoli.

Lo scatto del biologo, già conosciuto per molte delle sue fotografie naturalistiche, ha un che di malinconico e meraviglioso, e potresti impegnarci qualche secondo a capire cosa c’è che non va. Se osservi attentamente, infatti, ti accorgerai che ciò che l’animale marino si trascina dietro non sono i suoi tentacoli, ma un brandello di plastica raccolto chissà dove nelle acque del Golfo di Napoli, o altrove.

Al pari del famoso cavalluccio marino che stringe nella coda un cotton fioc rosa, o della tartaruga impigliata in una rete da pesca, l’immagine, pubblicata sui social dallo stesso fotografo, rappresenta l’ennesimo esempio perfetto di come natura e plastica stiano ormai diventando due elementi che abitano il mare allo stesso modo. Ed è un segnale a cui non è il caso di abituarsi.