La neve sulle Alpi non è mai stata così poca negli ultimi 600 anni: lo svelano le piante cresciute ad alta quota

Dal 1400 al 1900 i livelli del manto nevoso sulle Alpi sono stati abbastanza costanti. Negli ultimi decenni, invece, i cambiamenti climatici hanno spinto la neve a un calo continuo e a una minore persistenza: la sua durata si sarebbe ridotta di oltre un mese.
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Martina Alfieri 16 Gennaio 2023

Nevica sempre meno, anche in alta montagna. I cambiamenti climatici stanno influenzando il paesaggio delle Alpi come mai prima d’ora, portando a una diminuzione del manto nevoso e della sua persistenza, che solo nell’ultimo secolo si sarebbe ridotta di oltre un mese. Sulla maggiore catena montuosa europea, dal 1400 in avanti la neve non è mai stata così poca.

Per arrivare a questa conclusione, i ricercatori dell’Università di Padova e del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr) hanno considerato lo spessore degli anelli di accrescimento delle piante di ginepro comune che crescono sui pendii a oltre 2000 metri.

mancanza neve montagna

Attraverso l'analisi delle piante, gli autori dello studio, pubblicato sulla rivista Nature Climate Change, sono riusciti a stabilire per quanti giorni il manto di neve aveva bloccato la loro crescita.

Queste registrazioni dell'ampiezza degli anelli mostrano che la durata dell'attuale copertura nevosa è inferiore di 36 giorni rispetto alla media a lungo termine, un declino che non ha precedenti negli ultimi sei secoli”, si legge nello studio.

Dal Rinascimento al 1900 la situazione si è mantenuta abbastanza stabile. È solo negli scorsi decenni, invece, che la neve ha subìto un drastico calo: negli ultimi 50 anni, la durata della copertura nevosa sulle Alpi si è ridotta ogni decennio del 5,6%.

Come sottolineano i ricercatori, si tratta di una situazione preoccupante sia per la salute degli ecosistemi di montagna, che per l’economia delle località alpine, molto legata al turismo e agli sport invernali.

In effetti, già nel 2022, l’anno più caldo mai registrato in Italia, gli organizzatori dei campionati mondiali di sci si sono visti costretti a rimandare delle tappe a causa della scarsità di neve. Per l’Onu, continuando di questo passo, dal 2036 potrebbe addirittura diventare impossibile sciare sulle Dolomiti.

Se non vogliamo rischiare di vedere scomparire gli spettacolari scenari delle Alpi innevate, dovremo trovare delle strategie per contenere gli effetti dei cambiamenti climatici in una regione preziosa e delicata come l’alta montagna.

Non dobbiamo dimenticare che il manto nevoso e i ghiacciai hanno un ruolo cruciale: influenzano i cicli idrogeologici e la disponibilità di acqua durante l’anno, contribuendo a soddisfare il nostro approvvigionamento idrico e a limitare la siccità.