La Norvegia approva l’estrazione mineraria in acque profonde: è un rischio per l’ambiente?

La Norvegia ha approvato una legge che consente l’estrazione mineraria in acque profonde, una pratica controversa che ha il potenziale per fornire minerali essenziali per l’economia verde, ma che solleva anche gravi preoccupazioni ambientali.
Entra nel nuovo canale WhatsApp di Ohga
Roberto Russo 11 Gennaio 2024

Il parlamento norvegese ha approvato una legge che apre la strada all'estrazione mineraria in acque profonde, una pratica controversa che ha suscitato un intenso dibattito tra gruppi ambientalisti, scienziati e responsabili politici (pratica nota anche con il suo nome inglese di “deep sea mininig”).

Da un lato i sostenitori dell'estrazione mineraria in acque profonde ne esaltano il potenziale per fornire minerali essenziali per l'economia verde, dall'altro i critici sollevano serie preoccupazioni sul suo possibile impatto sull'ecosistema marino.

L'estrazione mineraria in acque profonde comporta l'estrazione di minerali e metalli dal fondale marino, spesso a profondità estreme fino a 6.000 metri. Come puoi facilmente intuire, una tale pratica ha il potenziale di disturbare il delicato equilibrio degli ecosistemi sottomarini, che ospitano un'ampia gamma di specie, molte delle quali sono ancora poco conosciute.

Il governo norvegese sostiene che consentirà tale tipologia di estrazione mineraria solo se può essere effettuata in modo sostenibile e responsabile, con rigorose valutazioni ambientali e severe normative. Tuttavia, i gruppi ambientalisti e gli scienziati sostengono che i rischi sono troppo grandi e che i potenziali benefici non compensano il potenziale danno.

Una delle principali preoccupazioni è il rilascio di contaminanti nocivi con conseguente disturbo della vita marina (come, per esempio, l'inquinamento acustico che andrebbe a generare). Tra l'altro, c'è da tenere in considerazione che la tecnologia per l'estrazione mineraria in acque profonde è ancora agli inizi e, pertanto, non ci sono dati solidi su cui basarsi per valutare gli effetti a lungo termine di un'attività simile.

I gruppi ambientalisti sostengono che la Norvegia non dovrebbe essere la cavia per questo esperimento rischioso, soprattutto in considerazione del fatto che sono disponibili fonti alternative di minerali.

Al momento, comunque, la Norvegia procede con le sue ambizioni di estrazione mineraria in acque profonde. Nel frattempo è di fondamentale importanza dare la priorità alla protezione ambientale e avere la certezza che le operazioni si svolgano secondo i più alti standard di sostenibilità. Il potenziale danno all'ecosistema marino è semplicemente troppo grande da ignorare.

Fonte | Reuters