La Norvegia estrae materie prime dai mari, in nome della transizione energetica

La Norvegia punta a essere il leader europeo della transizione energetica, ma per realizzarla sta valutando di estrarre nuove materie prime dai fondali marini.
Entra nel nuovo canale WhatsApp di Ohga
Francesco Castagna 27 Giugno 2023

L'estrazione di materie prime dai mari è stato un tema così centrale in Norvegia, tanto da attirare l'attenzione dell'Ong internazionale Greenpeace, che a Febbraio 2023 aveva portato a termine una protesta proprio nel porto norvegese di Haugesund, contro le attività condotte dalla compagnia petrolifera Shell.

Per questo motivo, il governo ha proposto di aprire parti della piattaforma continentale norvegese alle attività commerciali dei minerali del fondo marino. Secondo la Norvegia, le operazioni di estrazione mineraria sottomarina saranno autorizzate soltanto se "l'industria potrà dimostrare sostenibilità e pratiche responsabili". Uno studio dimostra che questo tipo di attività è di per sé insostenibile, secondo il rapporto “An investigation in too deep seabed mining and minerals – What We Know and Don’t Know About Seabed Mining” del WWF ci sono molte incognite da chiarire prima di consentire all'industria mineraria di poter operare sui fondali marini.  "Chiediamo agli investitori di cercare soluzioni innovative e creare una vera economia circolare che riduca la necessità di estrarre risorse limitate dalla Terra", spiega Jessica Battle, a capo della No-Mining Seabed Initiative del Wwf.

"Abbiamo bisogno di minerali per avere successo nella transizione verde (…) Il successo sarà fondamentale per la transizione energetica mondiale a lungo termine", ha affermato il Ministro del Petrolio e dell'Energia, Terje Aasland.

Se non lo sapevi infatti, per la Norvegia potrebbe aprirsi un mercato del lavoro significativo, che però potrebbe compromettere gli ecosistemi e il contrasto al riscaldamento globale. Il sito del governo norvegese ci informa che prima di condurre qualsiasi tipo di attività del genere, verrebbero valutati attentamente gli impatti ambientali dell'estrazione mineraria. Lo stesso sito poi chiarisce che "le conoscenze sulle tecnologie di estrazione e sulle soluzioni di sviluppo sono insufficienti per valutare i potenziali depositi di minerale e stimare i tassi di estrazione".