Una nave da carico dotata di vele giganti e rigide di progettazione britannica è partita per il suo viaggio inaugurale.

Si tratta di Cargill, una società di spedizione che ha deciso questa volta di noleggiare una nave cargo dalla tecnologia innovativa, ma soprattutto rinnovabile. Infatti la nave da carico ha installato delle vele, chiamate WindWings che sono progettate per ridurre il consumo di carburante e quindi l'impronta di carbonio della spedizione.

Più volte abbiamo parlato di come l'industria del commercio via mare sia responsabile di circa il 2.1% delle emissioni globali di anidride carbonica (CO2). E quindi oltre a cercare di trovare soluzioni per il settore automobilistico, bisogna più spesso impegnarsi nell'individuazione di tecnologie adatte a cambiare altri asset della mobilità internazionale, come appunto quello delle navi cargo, senza poi dimenticarci dell'inquinamento prodotto dagli aere, ma questa è un'altra storia.

Tornando alla nave in questione, la Pyxis Ocean, essa inizierà il suo viaggio dalla Cina, per poi arrivare al Brasile in circa sei settimane, e sarà la prima a fornire il primo test nel mondo reale dei WindWings. Sarà fondamentale capire se un ritorno al modo tradizionale di propulsione delle navi potrebbe essere la via da seguire per spostare il carico in mare.

Le vele sono alte 37,5 m (123 piedi) e sono costruite con lo stesso materiale delle turbine eoliche e le stime parlano di una riduzione delle emissioni, durante la vita di una nave mercantile, di circa il 30%.

Jan Dieleman, presidente di Cargill Ocean Transportation, la ditta di produzione delle vele, ha affermato che l'industria è in "viaggio verso la decarbonizzazione". Ha ammesso che non esiste "una soluzione miracolosa", ma ha affermato che questa tecnologia ha dimostrato quanto velocemente le cose stiano cambiando. La previsione che fa poi è che entro il 2025 dovrebbero incominciare a produrre più navi a propulsione eolica.