La storia del primate Popa langur: appena scoperto ed è già in estinzione in Birmania

I ricercatori hanno scoperto un nuovo primate, il Popa langur, chiamato così per via del luogo in cui si trovano: il Monte Popa. Queste scimmie abitano la zona del Myanmar centrale, in Birmania, e secondo le stime sono circa 100 individui. Purtroppo questa specie è già in pericolo d’estinzione: le principali cause sono la perdita dell’habitat e la caccia non regolamentata.
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Francesco Li Volti 12 Novembre 2020

Nel 2020 il mondo non smette ancora di meravigliarci. Infatti è ufficiale: da oggi a abitare questo pianeta c'è un animale in più. Gli scienziati hanno confermato l'esistenza di una nuova specie di primate, finora mai descritta. A seguito di indagini sul campo e analisi genetiche, la scimmia scoperta è stata chiamata Popa langur (Trachypithecus popa).

Questo primate si trova nel Myanmar centrale, in Birmania, e prende il nome dal Monte Popa, un vulcano spento, considerato sacro dalla popolazione locale. Il Monte Popa è infatti un luogo di pellegrinaggio sacro, dimora degli spiriti "Nat", nonché un importante santuario della fauna selvatica. Per ora si ritiene che in quest'area ci sia il numero maggiore di Popa langur, poco più di 100 individui. 

La nuova specie del Popa langur ha ampliato la conoscenza della storia evolutiva del langur, un gruppo di primati che si trova principalmente nel sud-est asiatico. Sebbene ci siano sottili differenze fisiche, come il colore del pelo, la lunghezza della coda, la dimensione dei molari e la forma del cranio, il lavoro sul Dna è stato fondamentale per stabilire che si trattava di una nuova specie.

Si stima che ci siano solo 200-250 individui del langur in quattro zone del mondo, e i ricercatori raccomandano che la specie dovrebbe essere elencata come "a rischio critico" nella Lista Rossa dell'Unione Internazionale per la per la Conservazione della Natura (IUCN), poiché affronta una serie di minacce tra cui la perdita dell'habitat e la caccia.

Sebbene il Monte Popa sia una Riserva Naturale, il che significa che le specie che si trovano al suo interno sono protette dalla legge, la caccia e la deforestazione per l'industria del legno sono fenomeni tuttora presenti.