La strategia ambientale ed energetica di Giorgia Meloni: gas in mare e rinnovabili al Sud

Il discorso della neo Presidente del Consiglio Giorgia Meloni al Parlamento comprende tante parole chiave: nucleare, gas, giacimenti.
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Francesco Castagna 25 Ottobre 2022

In questi minuti Giorgia Meloni ha appena terminato il suo discorso al Parlamento italiano. Il suo primo discorso da premier, primo Presidente del Consiglio donna.

Giorgia Meloni si appresta a guidare il Paese dovendo affrontare una crisi economica e una energetica, un Paese che lei definisce come "il più bello del mondo". Ma qual è la sua strategia sul fronte delle politiche ambientali ed energetiche?

"Nel Mar Mediterraneo ci sono giacimenti di gas che abbiamo il dovere da sfruttare", ha detto il neo Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, nel suo discordo al Parlamento.

Per parlare di Ambiente cita Roger Scruton, filosofo inglese molto vicino al partito conservatore, ricordando l'importanza di proteggere il patrimonio ambientale. Condanna l'ambientalismo ideologico, affermando di voler difendere un concetto di Natura che sia comprensiva degli interessi dell'uomo.

Senza  dipendenze strategiche e con un netto sì alla neutralità tecnologica.

Giorgia Meloni vuole una linea di governo pragmatica, attenta alle esigenze dei cittadini e delle aziende. Mentre pronuncia il suo discorso arriva anche l'ok al rigassificatore di Piombino, firmato dal Presidente della regione Toscana Giani.

Ma in cosa si tradurrà questo pragmatismo? Come verrà affrontata la questione energetica? Al momento, secondo gli ultimi fatti, accanto al concetto di tutela dell'Ambiente vengono affiancate parole come trivellazioni, gas, rigassificatori.

La strategia energetica e ambientale del governo Meloni sembra essere quindi molto simile, se non uguale, a quelle già messe in piedi dal governo Draghi e dal ministro Cingolani.

Vedremo se le parole del nuovo Presidente del Consiglio manterranno una linea fedele all'esecutivo precedente. Al momento, anche in base alle ultime rassicurazioni del nuovo ministro dell'Ambiente Pichetto Fratin, la linea sembrerebbe chiara: il governo Meloni continuerà  sulla strada tracciata  dall'esecutivo Draghi  anche a livello europeo.

Le premesse non sono per niente buone, proseguire sul solco delle trivellazioni vuol dire rinnovare le concessioni alle compagnie petrolifere e quindi dare una linea netta sul come e dove investire i fondi PNRR.

Ci sarà sempre poco margine per sviluppare le fonti rinnovabili, se l'indirizzo è quello della ricerca di nuovo gas, almeno nel breve periodo.