La tassa sui rifiuti si paga in base a quanta CO2 produci: succede a Terre Roveresche nelle Marche

Nel piccolo Comune marchigiano si sta sperimentando una piccola rivoluzione green che però potrebbe portare dei grossi giovamenti all’ambiente. Dal 2019 qui è stato approvato un nuovo regolamento per la Tarip (la tassa sui rifiuti puntuale), che nei calcoli economici non tiene conto solo dei comportamenti più corretti, ma anche della quantità di CO2 prodotta da ogni singolo cittadino.
Entra nel nuovo canale WhatsApp di Ohga
Francesco Li Volti 2 Novembre 2020

Immagina di consumare poco, di produrre pochi rifiuti, perché in fondo sei dedito al mondo green. Immagina che questi rifiuti che produci siano tutti biodegradibili, a impatto 0 o che comunque non inquinino così tanto. Fatto? Bene, sappi che se fossi un cittadino di Terre Roveresche, tra Pesaro e Urbino, nelle Marche, la tua tassa sui rifiuti sarebbe veramente molto, ma molto bassa.

Ancora non sai il perché? Perché qui si applica un sistema di raccolta differenziata unico in Italia, dove i calcoli economici non tengono conto solo dei comportamenti più virtuosi, ma anche della quantità di CO2 prodotta da ogni singolo cittadino.

Era il 2019 quando è stato testato per la prima volta in due comuni italiani (Mompeo, in provincia di Rieti e Terre Roveresche) questo nuovo metodo di raccolta. Il risultato a Terre Roveresche è stata una riduzione di 2.352 tonnellate di CO2 grazie alla gestione corretta dei rifiuti e un risparmio economico di 15mila euro, che saranno poi restituiti entro la fine dell’anno ai cittadini che hanno saputo differenziare meglio.

Grazie all'app Junker i cittadini di Terre Roveresche sono stati motivati a differenziare meglio e con precisione i propri rifiuti. Il risultato? Meno CO2!

Oggi, a un anno dalla sperimentazione, il piccolo comune marchigiano e i suoi 5mila abitanti si dicono entusiasti nell'adottare questa nuova tariffa rifiuti basata sul calcolo di CO2. Infatti, dal primo gennaio 2021 la tassa rifiuti sarà calcolata in base alla quantità di differenziata e da eventuali riduzioni dei volumi di spazzatura prodotta. Attraverso la distribuzione di appositi bidoncini dotati di tag RFID, sarà possibile contabilizzare così ogni rifiuto dei cittadini.

Fondamentale, sia per la fase di test che per quella operativa, è stata l'app Junker, che ha reso possibile il coinvolgimento, diretto e interattivo, della cittadinanza in tutte le fasi della sperimentazione.

Per motivare gli utenti di Terre Roveresche, Junker ha lanciato una vera e propria sfida a premi, chiedendo di effettuare una separazione dei rifiuti particolarmente attenta e di comunicare per tempo la necessità di ritiro dei propri rifiuti nel rispetto del calendario delle raccolte. Queste iniziative, insieme ai dati raccolti, hanno consentito di validare il modello in base alla metodologia certificata "Carbon WastePrint".