
Nel nostro Paese l'acqua del rubinetto non ha una buona fama. Molte persone preferiscono comprare quella in bottiglia perché la ritengono più sicura e, per questo, come riporta Legambiente, l'Italia è il primo Paese in Europa e il secondo al mondo per litri di acqua imbottigliata e venduta. Stiamo parlando di 206 litri pro-capite all’anno.
L'acqua che esce dai nostri rubinetti, però, è sicura e potabile e, come riporta il Ministero della Salute, le nostre acque "contribuiscono ad apportare quantità apprezzabili di alcuni minerali come risultato di fenomeni naturali di cessione da rocce e terreni a contatto con l’acquifero, ad esempio, calcio, magnesio, fluoro, ferro, manganese, zinco, iodio, selenio, zolfo, fosforo, potassio". Se consideriamo, invece, le acqua in bottiglia, il vantaggio è che ogni marca ha specifici benefici a seconda della percentuale di micronutrienti presenti.
Quale scegliere, quindi? In verità, a livello nutrizionale è indifferente. Non c'è alcuna differenza tra acqua in bottiglia e acqua del rubinetto.
Inoltre, le acque in bottiglia non sono più sicure perché vengono maggiormente controllate. A precisarlo è stato un team di ricercatori del Weill Cornell Medicine in Qatar e anzi l'acqua del rubinetto è soggetta a standard di sicurezza ancora più rigidi.
Secondo i ricercatori, l’acqua in bottiglia può contenere sostanze come le microplastiche e la probabilità aumenta se le bottigliette sono esposte al calore nel lungo periodo.
I ricercatori hanno poi effettuato un controllo all'acqua in bottiglia e il risultato è che dal 10 al 78% le acque in bottiglia contenevano microplastiche, bisfenolo A (BPA) e ftalati, noti interferenti endocrini.