L’Agenda 2030 di Pichetto Fratin cambia copertina: ora interpreta l’idea di transizione di Giorgia Meloni

Il Comitato interministeriale per la transizione ecologica ha approvato la nuova Strategia per lo Sviluppo Sostenibile. Quali novità sono state introdotte?
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Francesco Castagna 19 Settembre 2023

La Destra al Governo del Paese ha sempre promesso una transizione ecologica attenta all'ambiente, ma anche allo sviluppo economico e alla tutela delle fasce più deboli.

"L'uomo dentro la natura" e non come essere vivente all'interno di un sistema dove convivono miliardi di altre specie. Questa è l'idea che i conservatori italiani ed europei hanno della tutela dell'Ambiente, la stessa che il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni è andata a spiegare al comizio di Vox in Spagna, in occasione delle elezioni politiche di luglio.

Per uscire dagli incontri politici ed entrare nei salotti istituzionali però, l'idea di riformulare la transizione ecologica tricolore deve passare necessariamente per una revisione dell'Agenda 2030 italiana. Detto fatto, il Ministro dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica Pichetto Fratin ha presentato una nuova versione del testo al CITE, il Comitato interministeriale per la transizione ecologica, che ne ha approvato le modifiche proprio lo scorso 18 settembre. Secondo il ministro, ora il documento declinerebbe gli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’ONU "adattandoli al contesto italiano".

Tradotto: "le grandi questioni climatiche hanno un riflesso evidente sull’ambiente, ma sono strettamente collegate anche a temi quali la crescita economica e l’esasperazione delle diseguaglianze sociali, a dirlo non siamo noi, ma è una dichiarazione del Ministro.

Più pragmatismo e meno ideologia, che è da sempre la linea di Giorgia Meloni quando si parla di transizione ecologica. Pichetto Fratin ha quindi deciso di applicare questa filosofia anche in questo caso. Il testo dell'Agenda 2030 non sarà un libro delle buone intenzioni, ma una strategia che prevede un "approccio concreto e molto partecipativo", in modo tale da declinare tutte le dimensioni possibili (tre: ambientale, economica e sociale).

Secondo Pichetto Fratin è necessario mettere in coerenza tutti i livelli amministrativi, "con la spinta propositiva della società". Su questo però la maggioranza si spacca: molti esponenti del centrodestra in passato hanno più volte affermato di non credere al legame tra le azioni umane e il riscaldamento globale. È il caso Anna Scarafoni, consigliera di Fratelli d'Italia, che in un dibattito con un esponente dei Verdi ha sostenuto la tesi secondo cui l'uomo non sarebbe responsabile, o comunque in minima parte, del cambiamento climatico.

Di esempi ce ne sono diversi, a onor del vero bisogna dire che il negazionismo climatico è provenuto nel corso degli anni da quasi tutti gli schieramenti politici. Ora Pichetto Fratin sembra voler fare ordine e ricominciare l'anno in chiave sì ecologista, ma allo stesso tempo conservatrice.

La nuova Strategia per lo Sviluppo Sostenibile

Le novità introdotte dal Governo Meloni sono principalmente tre: la regola delle cinque "P", la definizione di "valori obiettivo" e i tre "vettori di sostenibilità".

Le cinque P

Persone, Pianeta, Prosperità, Pace e Partnership, sono questi gli ingredienti base per per raggiungere i 17 obiettivi dell’Agenda delle Nazioni Unite. Da questi principi discendono quindici scelte strategiche su tutti i campi d’azione: "dalla gestione sostenibile delle risorse naturali all’abbattimento delle emissioni climalteranti, dalla promozione di un benessere economico sostenibile, al contrasto alla povertà e allo sviluppo di un’occupazione di qualità, di una società non violenta, inclusiva e rispettosa dei diritti umani, senza discriminazioni", si legge nel comunicato del MASE.

Valori obiettivo

Il Governo ha intenzione di misurare annualmente gli obiettivi secondo una serie di indicatori: 55 sono di primo livello e riguardano tutte le amministrazioni territoriali e centrali. 190 sono di secondo livello e favoriscono il monitoraggio degli obiettivi posti. Ogni indicatore è associato a un obiettivo specifico.

Vettori di sostenibilità

Sono tre i vettori di sostenibilità evidenziati dal MASE: ambiti trasversali che favoriscono "l’integrazione dei principi di sostenibilità nelle politiche piani e progetti, in linea con il percorso trasformativo innescato, a livello internazionale, dall’Agenda 2030″.

Nel 2023 sono: la coerenza delle politiche per lo sviluppo sostenibile, la cultura e la partecipazione per lo sviluppo sostenibile. In precedenza, nel 2021, i vettori fondamentali erano: "Monitoraggio e valutazione di politiche, piani, progetti", "Istituzioni, partecipazione e partenariati", "Educazione, sensibilizzazione, comunicazione".

Pichetto Fratin dovrà dimostrare all'Unione Europea e al suo Paese di essere in grado di coordinare sostenibilità ambientale e crescita economica. Dalle dichiarazioni che ha rilasciato finora sui biocombustibili e dalle scelte che ha preso sul nucleare.

Ricordiamo che l'Italia ha partecipato all'incontro, tenutosi a Bruxelles, promosso dalla Francia e volto alla creazione di un'alleanza europea sul nucleare, ma senza firmare alcun testo (era presente come Paese osservatore). L'unico passo in avanti è stato fatto quando il Ministro Pichetto Fratin ha lanciato una piattaforma italiana per il nucleare sostenibile. In sostanza l'intento è stato quello di parlare con le parti interessate per capire se ci fosse l'interesse a investire nel nucleare. Una mossa più mirata alla crescita economica che attenta alla decarbonizzazione del Paese.

Allo stesso tempo, non vanno verso una direzione sostenibile scelte come quelle prese da Francesco Lollobrigida, Ministro dell'Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, che ha reso l'Italia l'unico Paese in cui finora è vietato commercializzare carne sintetica.

Verrebbe da chiedersi quindi se il Governo è consapevole dell'impatto ambientale dell'estrazione di combustibili fossili rispetto al nucleare, o dell'industria della carne rispetto allo sviluppo e alla produzione di alternative sostenibili. O l'esecutivo di Giorgia Meloni non ne è realmente a conoscenza, oppure potrebbe darsi che lo scopo sia quello di tutelare alcuni settori. Tertium non datur.