
Mobilità sostenibile non significa solo auto elettriche. Anche scegliere il GPL conviene. Non soltanto per via del prezzo (il GPL costa meno della metà della benzina, circa 0,60 centesimi al litro), ma anche perché la questione ambientale ti sta a cuore. E sembra che in Italia, finalmente, le immatricolazioni delle auto GPL stiano aumentando.
Infatti nei primi nove mesi del 2020, tenendo conto del calo generale del mercato dell'auto a causa della pandemia Covid-19, sono state immatricolate 64.158 macchine a GPL, di cui 12.000 soltanto nell'ultimo mese (+8,2% rispetto a settembre 2019).
Parlare di GPL non è mai facile. Molti confondono questa sigla con Gas propano liquido, quando in realtà è l'acronimo di Gas di Petrolio Liquefatto. Si tratta di una mescola di idrocarburi, composto principalmente da propano e butano, usato per la combustione e quindi per la produzione di calore ed energia. Il 60% si ottiene dall’estrazione di gas naturale e petrolio, il restante 40% è prodotto durante la raffinazione del petrolio greggio. Il GPL è quindi un sottoprodotto naturalmente presente in natura.
A temperatura ambiente si presenta allo stato gassoso (caratteristica a cui deve il suo nome) ma può essere compresso in modo relativamente semplice, per ridurne notevolmente l’ingombro e di conseguenza renderne più agevole il trasporto. Ed è durante questo processo che il GPL assume lo stato liquido.
Quando passi al GPL, lo fai molto probabilmente non solo per ragioni economiche ma anche perché sai quanto sia importante per l'ambiente che ti circonda. Questa è una di quelle scelte fatte consapevolmente per la salute del nostro pianeta. Sapevi che un impianto montato su un auto emette nell’atmosfera il 10% in meno di anidride carbonica? Infatti nel GPL sono assenti i gas di zolfo e piombo e l'ossido di carbonio, idrocarburi e azoto sono presenti in minima parte.
Rispetto ad altri tipi di combustibile, il GPL riduce sensibilmente l’inquinamento, garantendo una miglior qualità dell’aria e della vita. Il GPL non ha effetti dannosi sul terreno e sulle falde acquifere e se pensi che sia comunque inquinante per l'aria, ti sbagli di grosso.
Il processo di combustione di questo gas emana un residuo veramente molto basso rispetto agli altri tipi di carburante. Passare al GPL, dunque, significa mantenere l’ambiente più pulito e sano.
Ma, pensandoci su, non è soltanto grazie alle sue proprietà che il GPL fa bene all'ambiente e riduce l'inquinamento. Il trasporto e lo stoccaggio del GPL può risultare una valida soluzione per l'abbassamento dei gas immessi nell'aria. Grazie alla sua caratteristica di poter essere facilmente compresso, una bombola di GPL può contenere circa 10 chili di gas, mentre una bombola di metano ne contiene circa 3. Il trasporto risulta quindi più semplice, e sono necessari soltanto un terzo dei viaggi.
Vediamo insieme quali sono i modelli di auto GPL più venduti in Italia nei primi 9 mesi del 2020, secondo i dati di Unrae:
I prezzi possono variare da 14.200 euro per la versione Essential fino a 17.600 euro. La Duster a GPL emette 110 grammi di CO2 per ogni chilometro.
Esistono due modelli: la Easy a 14.750 euro e la Lounge a 15.750 euro.
La versione Chic costa 16.200 euro, mentre la Gold 17.500.
Per la Sandero a GPL si può chiudere a 11.450 euro. Con emissioni pari a 98 grammi di CO2 per ogni chilometro percorso.
Quattro le versioni disponibili, Life, Zen, Business e Intens con prezzi da 17.100 a 20.050 euro. Le emissioni di CO2 sono pari a 94 grammi per ogni chilometro percorso.
Il prezzo di partenza della Captur a Gpl è 18.550 euro.
Con 95 grammi di CO2 per chilometro, la Fiesta GPL ha tre versioni: la Connect, la Business e la Titanium, con prezzi rispettivamente di 18.800, 19.700 e 20.650 euro.
Il crossover Kia Stonic ha emissioni pari a 141 grammi di CO2 per chilometro e il suo prezzo iniziale è di 18.750.
Nono posto per la Picanto, sempre della casa Kia. 100 grammi di CO2 per chilometro, al prezzo di 13.000 euro.
Una delle più care, 26.750 euro. 100 grammi di CO2 emessi per ogni chilometro percorso.