Le balene nordatlantiche si stanno rimpicciolendo a causa della caccia e di altri eventi causati dall’uomo

Secondo uno studio, sarebbero lunghe anche un metro in meno rispetto a quelle di trent’anni fa, per colpa di noi umani e dei nostri attrezzi da pesca.
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Gianluca Cedolin 11 Luglio 2021

Ogni giorno escono analisi, ricerche e pubblicazioni che denunciano l'impatto negativo dell'uomo sull'ambiente e sulla sopravvivenza di alcune specie. Le balene di tutto il mondo sono a rischio per la crisi climatica, il traffico marittimo e la caccia, ancora purtroppo diffusa in certi luoghi. Non fanno eccezione le balene franche nordatlantiche (nome scientifico Eubalena glacialis), vittime in particolare della caccia, a causa della loro lentezza e della loro caratteristica di galleggiare una volta rimaste senza vita. Attualmente di questa specie rimangono circa 3-400 esemplari, considerati a rischio alto di estinzione.

Noi umani, con la nostra azione, non siamo solo responsabili direttamente della loro situazione critica in termini di sopravvivenza, ma ne stiamo anche modificando le caratteristiche fisiche e biologiche. Secondo lo studio Decreasing body lengths in North Atlantic right whales, pubblicato sulla rivista Current Biology, negli ultimi trent'anni le balene franche nordatlantiche sono andate infatti rimpicciolendosi. Lunghe in media dagli 11 ai 17 metri, e pesanti anche 60 tonnellate, secondo gli scienziati statunitensi autori della ricerca le balene sono in media lunghe circa un metro in meno rispetto a quelle nate all'inizio degli anni '80.

La ragione principale di questo sarebbero gli impigliamenti della balene negli attrezzi da pesca, soprattutto quando sono in fase di allattamento e sviluppo. «La crescita stentata delle balene coincide con un aumento del tasso di eventi pericolosi per la loro vita, lasciando ai singoli animali meno energia da dedicare allo sviluppo», si legge nello studio. Per misurare le dimensioni delle balene franche nordatlantiche, gli scienziati hanno usato fotografie aeree ad alta risoluzione scattate dai droni, in modo da monitorare il loro stato di salute senza disturbarle. Il rimpicciolimento delle balene a causa degli impigliamenti e gli altri eventi traumatici non causano direttamente la morte delle balene, ma le rendono meno forti e vulnerabili ad altre minacce, mettendo in pericolo in ultima istanza la loro sopravvivenza.