Le proprietà benefiche del cardo, l’ortaggio a metà tra un sedano e un carciofo

Alleato del benessere del fegato e dell’intestino, il cardo è un ortaggio autunnale che raggiunge la piena maturazione in inverno. Sono diversi i modi in cui si può cucinare, ma ciò che è più importante è lavarlo bene, con acqua e succo di limone.
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Gaia Cortese 3 Novembre 2020
* ultima modifica il 30/11/2020

Assomiglia a un sedano, ma viene chiamato carciofo selvatico. Il cardo (Cynara cardunculus) è, infatti, un ortaggio che appartiene alla stessa famiglia del carciofo, del radicchio e della cicoria, ossia la famiglia delle Asteracee.

Ricco di sali minerali e di vitamine, questo ortaggio autunnale si presta per diverse ricette della cucina contadina; se ne consumano solo i gambi, mentre le foglie vanno sempre eliminate, ma ciò che è più importante è pulirlo bene, proprio come si fa con i carciofi, per evitare che annerisca. Ecco perché, dopo averne tagliato la parte finale ed eliminato le foglie e le coste esterne, va sempre pulito con acqua e succo di limone.

Varietà del cardo

Esistono diverse varietà regionali di cardo, dove sicuramente la più nota è quella del cardo gobbo di Nizza Monferrato, l'unica che può essere consumato anche crudo e che deve il suo nome alla forma che lo contraddistingue (assomiglia a un unicino o a un amo da pesca). Il cardo gobbo viene utilizzato per preparare una delle salse più note a base di aglio, burro e filetti di acciuga, la bagna cauda piemontese.

Altra varietà molto diffusa e molto utilizzata in cucina è il cardo bianco: ha una consistenza carnosa, ma si distingue soprattutto per l’assenza di spine. Il cardo gigante di Romagna viene chiamato così perché può raggiungere anche il metro e 60 di altezza e ha verdi chiare senza spine, di grandi dimensioni.

Il cardo mariano è molto diffuso nell'area mediterranea, soprattutto nel Centro e nel Sud Italia. Questa varietà è molto apprezzata in ambito fitoterapico; le viene infatti riconosciuta un'azione protettiva sul fegato, legata alla similarina, una miscela di tre principi attivi che si trovano in diverse piante, tra cui proprio il cardo mariano.

Proprietà e benefici

Grazie all'apporto di una discreta quantità di fibre e di acqua, il cardo contribuisce al buon funzionamento dell'intestino e quindi al transito intestinale. Non solo. Il cardo è un buon alleato per la salute del fegato, perché esercita azioni antiossidanti, antifibrotiche e antinfiammatorie.

Il cardo regola anche i livelli di glucosio nel sangue e gli vengono attribuite proprietà galattogene: stimolerebbe, infatti, la produzione di latte materno nelle neo mamme, perché contiene una gran quantità di complessi di bioflavonoidi (fitoestrogeni), chiamati flavonolignani, che regolerebbero la produzione ormonale femminile. Anche il limitato apporto energetico ne fa un "amico" non solo per le donne, ma per tutti i soggetti che seguono un regime alimentare dietetico.

Infine, i cardi sono ortaggi ricchi di calcio e di potassio. Il primo è implicato nella coagulazione del sangue, nei meccanismi di contrazione e rilasciamento dei muscoli, nella regolazione della permeabilità cellulare e nella trasmissione dell'impulso nervoso; il secondo è indispensabile per mantenere il bilancio idrico e la pressione sanguigna nei range normali, per regolare l'eccitabilità neuromuscolare e la ritmicità del cuore.

Calorie e valori nutrizionali

Cento grammi di cardi crudi apportano davvero poche calorie, circa 12 calorie, ripartite così: 24% di proteine, 9% di lipidi e 67% di carboidrati.

Nello specifico 100 grammi di prodotto contengono 94,3 grammi di acqua, 1,5 grammi di fibra totale, 23 mg di sodio, 293 mg di potassio, 0,2 mg di ferro, 96 mg di calcio, 11 mg di fosforo, 0,02 mg di vitamina B1 (o tiamina), 0,4 mg di vitamina B2 (o riboflavina),0,2 mg di vitamina B3 (o niacina), tracce di vitamina A e di vitamina C.

Controindicazioni

Non sono state evidenziate controindicazioni per il consumo di cardi e per la simultanea assunzione di farmaci o altre sostanze.

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