
Il mandarino tardivo è un frutto siciliano molto speciale. Si trova tra febbraio ed aprile, quando ormai la stagione degli agrumi si può considerare conclusa ed è particolarmente dolce. Scopriamo insieme le sue origini e le sue proprietà nutrizionali.
Il mandarino tardivo di Ciaculli, appartenente alla famiglia delle Rutacee (specie Citrus reticulata), è un prodotto eccellente ed è un simbolo italiano. Deve il suo nome alla borgata palermitana in cui è stato scoperto negli anni Cinquanta e al periodo di maturazione, posteriore rispetto alle varietà più comuni. Infatti, è disponibile tra febbraio e aprile e ciò permette di consumare agrumi fino alla tarda primavera.
Il frutto, che è tutelato dal Consorzio di Tardivo di Ciaculli ed è un presidio Slow Food, è caratterizzato da una buccia colore arancio intenso, che si stacca facilmente dalla polpa. Ha una dimensione medio-grossa (un mandarino pesa tra i 75 a 90 grammi), una forma tondeggiante schiacciata ai poli ed è molto ricco di succo. È possibile trovare mandarini molto diversi tra loro e dipende da come sono orientati gli alberi e dall’andamento delle piogge. La zona di coltivazione sono le vallate delle campagne di Ciaculli e Croceverde Giardina. È un’area molto ristretta, circa mille ettari, nella parte orientale del monte Grifone, a pochi chilometri dal mare, nel Parco agricolo di Palermo.
Questi sono i valori nutrizionali per 100 grammi di mandarino tardivo, ovvero l’equivalente di un frutto e mezzo.
Il mandarino tardivo,proprio come tutti gli agrumi, è ricco di vitamina C, che contribuisce a un buon funzionamento del sistema immunitario ed è anche un famoso antiossidante, fibre, potassio e acido folico. È un’ottima fonte di vitamine B1 e B2, associate all’appetito e alle funzioni digestive. Sono inoltre presenti vitamina B3 (o PP) che combatte la pellagra (una malattia causata da una carenza o dal mancato assorbimento di niacina), e betacarotene, pigmento vegetale precursore della vitamina A, che fa molto bene alla pelle.
Il mandarino tardivo si può mangiare al naturale, appena colto, ma può essere usato anche per preparare delle ottime marmellate, gelati, granite, gelatine, sorbetti e creme. Può essere anche candito e aggiunto a molti dolci. Inoltre, dalla buccia del frutto verde si possono ricavare gli essenziali per alimenti e profumi.
Fonte | Tardivo di Ciaculli; Slow Food