Quali sono le proprietà nutritive del polline delle api, per chi è consigliato e come mangiarlo

Il polline d’api non è un semplice polline. E non è nemmeno semplice capire quando potrebbe fare bene mangiarlo. Scopriamo le sue caratteristiche nutrizionali e a quali benefici potrebbero derivare dal suo consumo.
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Dott.ssa Silvia Soligon Biologa nutrizionista
4 Marzo 2024 * ultima modifica il 08/04/2024

Miele e pappa reale sono prodotti delle api con cui siamo abituati ad avere a che fare. Ma sai che possiamo mangiare anche il polline d'api? Si tratta del polline che le api hanno raccolto dai fiori e trasportato all'interno delle cestelle del polline – apposite strutture localizzate sulle loro zampe posteriori. Questo polline è diverso da quello presente nei fiori perché è entrato in contatto con la saliva delle api e con il nettare che gli insetti utilizzano per compattarlo prima di riporlo nelle cestelle. Le sue proprietà nutrizionali sono molto interessanti e suggeriscono che mangiarlo possa avere effetti benefici sulla tua salute.

Le proprietà nutrizionali del polline d'api

Come ti dicevo, le proprietà nutrizionale del polline d'api sono decisamente interessanti. Potenzialmente, infatti, si tratta di un alimento ricco di macronutrienti, micronutrienti e fitocomposti biologicamente attivi. Tuttavia, la composizione di questo alimento può variare moltissimo in funzione del fiore da cui le api hanno prelevato il polline, dalla località geografica da cui proviene e dal momento dell'anno in cui è stato raccolto.

In generale, il polline d'api è così composto:

  • per il 18,5-84% si tratta di carboidrati – per la maggior parte monosaccaridi (principalmente fruttosio e glucosio) e disaccaridi (come saccarosio, maltosio, maltulosio e trealosio). Contiene anche dei polioli (come mannitolo, inositolo e xilitolo), che contribuiscono a ridurre il suo carico energetico.
  • per il 4,5-61% è fatto di proteine. Potenzialmente, potrebbe contenere tutti gli aminoacidi essenziali (quelli che devi obbligatoriamente assumere con il cibo perché non sai sintetizzarle), ma anche in questo caso l'origine del polline può creare differenze significative tra un prodotto e l'altro. Per esempio, il polline di Taraxacum officinale non contiene né triptofano né fenilalanina, mentre quelli di Cyanus segetum e Cytisus scoparius non apportano né metionina né valina.
  • per lo 0,4-20% è composto da grassi. Fino al 60% di questi lipidi può corrispondere a grassi insaturi, inclusi l'Omega 3 acido alfa-linolenico e l'Omega 6 acido linoleico, entrambi essenziali per l'organismo umano. Inoltre può contenere acido oleico (il grasso “buono” tipico dell'olio d'oliva), ma anche grassi saturi come l'acido palmitico.
  • di minerali (fino all'1,6% in peso). Al suo interno sono state per esempio trovate quantità variabili di calcio, magnesio, fosforo, potassio, sodio, rame, ferro, manganese, selenio e zinco.
  • di vitamine (fino allo 0,7% in peso): pro-vitamina A, vitamina D, vitamina E, vitamine del gruppo B (B1, B2, B3, B5, B6, B7, B9 e B12) e vitamina C.
  • di fibre.

Il polline di api è anche una fonte di numerose molecole che possono esercitare azioni benefiche nell'organismo, come il coenzima Q10, antocianine, favonoli (come la quercetina), flavoni (come la luteolina), flavanoni (come l'esperidina) e stanoli. Infine, contiene batteri “buoni”, soprattutto lattobacilli.

A fronte di questa ricchezza nutrizionale, devi tenere presente che il polline d'api, nella sua forma naturale in granuli, non è facilmente digeribile. Questo rende difficile prevedere quanti dei nutrienti al suo interno riuscirai ad assorbire. Pensa che la loro biodisponibilità potrebbe essere addirittura più che dimezzata.

Per chi è consigliato il polline d'api

Ad oggi non abbiamo a disposizione molti studi clinici (quindi condotti sull'essere umano) che testimonino eventuali benefici dell'assunzione di polline d'api. Possiamo però dire che le sue caratteristiche nutrizionali e alcuni dati preliminari suggeriscono che potrebbe essere utile:

  • contro le carenze nutrizionali. Potrebbe per esempio essere aggiunto ad altri cibi (alcuni consigliano di scioglierlo nel latte) per aumentarne il valore nutrizionale;
  • come antiossidante e antinfiammatorio;
  • per migliorare la funzionalità gastrointestinale (per esempio per digerire meglio, oppure per nutrire il microbiota intestinale),
  • contro l'obesità e le sue complicanze metaboliche;
  • contro il diabete e le sue complicanze;
  • per proteggere la salute cardiovascolare (aiuterebbe, per esempio, ad abbassare la pressione).

Il polline d'api è sicuro?

Il polline d'api è spesso pubblicizzato come prodotto sicuro a qualsiasi età da assumere un po' come si vuole: aggiunto al miele, sciolto in una bevanda calda o, come già detto, nel latte. Oltre a evitare di cadere nell'errore di credere di aver trovato un rimedio miracoloso, ti invito però anche a tenere in considerazione che il suo consumo potrebbe non essere pericoloso. In particolare, esiste il rischio di reazione allergica. Per questo se decidi di provarlo e hai qualche allergia ti consiglio come prima cosa di controllare da quali piante proviene.

Laureata in Scienze Biologiche con un dottorato in Scienze Genetiche e Biomolecolari, ha lavorato nel campo della ricerca fino al 2009 altro…
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