Sembra una patata ma non lo è. L’oca del Perù è un tubero commestibile poco conosciuto in Italia. Come indica il nome è tipico dei Paesi sudamericani (Perù, Bolivia e Ecuador) e rappresenta una coltivazione importante degli altopiani andini dove viene coltivata ad un’altitudine compresa tra i 3000-3900 m.

Pianta

In Europa, l'oca del Perù, il cui nome scientifico è è oxalis tuberosa, o ossalide tuberosa, è una pianta erbacea e  una coltura annuale. I germogli erbacei muoiono con le prime gelate notturne più intense in autunno, mentre le radici possono tollerare fino circa -5°C nel terreno, forse un po' meno. Solo nelle regioni vinicole estremamente miti o nelle isole britanniche è possibile coltivare l'oca come pianta perenne. Tuttavia, questa variante di coltivazione va a scapito delle dimensioni e della resa del tubero.

L'oca appartiene alle piante fotoperiodiche e quindi i tuberi si formano solo da metà settembre, ovvero quando la durata del giorno è inferiore alle 12 ore. Pertanto, la pazienza deve essere mostrata anche durante la raccolta perché le piante hanno idealmente bisogno di circa sei settimane per formare le radici commestibili. Ne consegue che la raccolta dovrebbe avvenire non prima della fine di ottobre. I

Tutte le parti dell’oca (foglie, germogli e tuberi) sono commestibili. I tuberi possono avere diversi colori (dal bianco al giallo, dal rosso al viola) e raggiungono una lunghezza massima di 8 cm. Hanno un sapore leggermente amaro e un po’ piccante, perché contengono ossalati.

Proprietà nutrizionali

L’oca del Perù ha proprietà nutrizionali interessanti. Prima di tutto risulta essere ricca di vitamine del gruppo B, A e C. Contiene poche proteine e pochissimi grassi. Ovviamente, essendo un vegetale amidaceo è ricca di carboidrati. È un’ottima fonte anche di sali minerali, come potassio, selenio, magnesio e fosforo.

Controindicazioni

La principale controindicazione è la presenza in quantità di ossalati, considerati anti nutrienti e formati da dei composti che si presentano in cristalli aghiformi. Per la presenza di questi sali di calcio, è bene evitare di consumare quantità importanti di oca del Perù perché il rischio è quello in incorrere in disturbi intestinali, ma anche in calcoli renali, anemie o osteoporosi.

Usi in cucina

L’ oca del Perù è molto usata nella cucina sudamericana e si preparare come se fosse una patata. Quindi la puoi mangiare frutta, bollita, cotta al forno, ma anche aggiunta a minestre e stufati. Le foglie, come i fiori, vengono utilizzate nelle insalate e conferiscono una freschezza acidula, che ricorda il limone. I germogli, lunghi fino a 40 cm, possono essere utilizzati come il rabarbaro, con la differenza che possono essere consumati anche crudi.