Le starne italiche ritornano in Puglia: nel 2018 erano state dichiarate “estinte in natura”

Dopo decenni di estinzione in natura, le starne italiche tornano in Puglia. Il progetto LIFE Perdix, finanziato dall’Unione Europea, ha rilasciato 1.000 esemplari nella Riserva Naturale Orientata delle Murge Orientali, dopo lungo lavoro di riproduzione ex situ di questa specie.
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Roberto Russo 27 Novembre 2023

La starna italica (Perdix perdix italica), una sottospecie endemica dell'Italia, è stata dichiarata estinta in natura nel 2018. Grazie al progetto europeo "LIFE Perdix", finanziato dall'Unione Europea, questa specie è stata salvata dall'estinzione e oggi è tornata a popolare la natura italiana.

Il progetto LIFE Perdix ha avuto inizio nel 2016 e ha come obiettivi principali il recupero genetico, la riproduzione ex situ e la costituzione di una popolazione vitale di strana italica nella Valle del Mezzano, in provincia di Ferrara. In questi anni, il progetto ha raggiunto importanti risultati, tra cui la nascita di oltre 20.000 pulcini di starna italica nell'allevamento di Bieri, in provincia di Pistoia, gestito dai Carabinieri forestali.

Il rilascio delle starne in Puglia

Il primo rilascio di starne italiche in un sito naturale idoneo al di fuori della Valle del Mezzano è avvenuto il 27 novembre 2023, nella Riserva Naturale Orientata delle Murge Orientali, in provincia di Taranto. In questa occasione, sono stati liberati 1.000 esemplari di starna italica, equamente distribuiti per classi di età e sesso.

La scelta del sito pugliese è perfettamente coerente con il ritorno della specie in natura, poiché la starna italica fino alla seconda metà del secolo scorso era presente anche in questa regione. La Riserva Naturale Orientata delle Murge Orientali, anch'essa gestita dal CUFAA (Comando unità forestali, ambientali e agroalimentari dell'Arma dei Carabinieri), è un sito idoneo e appropriato, in quanto vi sono presenti gli habitat di specie, come risulta dalla carta di idoneità ambientale redatta da ISPRA, ed è un'area protetta monitorata e vigilata dai Carabinieri forestali, nella quale vige il divieto di caccia.

Le starne italiche immesse, che hanno vissuto gli ultimi mesi in ampie voliere di ambientamento, sono state liberate nella Riserva naturale. Per agevolare la loro sopravvivenza, sono previste alcune facilitazioni positivamente sperimentate alla Valle del Mezzano, come l'istallazione di alcuni dischi ricavati da tronchi di albero per favorire la presenza e l'accessibilità di uova e larve di formiche atte al nutrimento degli adulti e della loro prole durante la stagione riproduttiva.

La popolazione reintrodotta verrà monitorata dai Carabinieri forestali per seguirne l'evoluzione. Sulla base dei dati raccolti, nei prossimi anni potrà essere numericamente consolidata da ulteriori immissioni di starne italiche provenienti dall'allevamento di Bieri.

Caratteristiche della starna italica

La starna italica è un uccello galliforme di taglia media, con una lunghezza di circa 35-40 cm e un peso di circa 300-400 grammi. Ha un piumaggio marrone-rossastro con macchie bianche e nere, e un collare bianco. Il maschio ha una cresta più pronunciata rispetto alla femmina. È una specie migratrice, che sverna in Africa. In Italia, la specie è presente in Emilia-Romagna, Toscana, Marche, Abruzzo, Molise, Puglia e Basilicata.

La starna italica è una specie terricola, che vive in ambienti aperti e semiaperti, come le praterie, le steppe e le coltivazioni. Si nutre di semi, germogli, insetti e altri piccoli animali. La stagione riproduttiva va da marzo a giugno. La femmina depone da 10 a 15 uova, che cova per circa 24 giorni. I piccoli sono in grado di volare dopo circa 3 settimane dalla schiusa.

Il ritorno della starna italica in natura è un evento di grande importanza per la conservazione della biodiversità italiana. Questa specie è un importante tassello dell'ecosistema, e il suo recupero contribuisce a rendere il nostro Paese un luogo più ricco e sostenibile.

Fonte | LIFE Perdix;