Quando parliamo di trombe d'aria associamo sempre un immagine mentale (ovvero quella di un micro uragano che si forma in mare), che fino a 10-5 anni fa veniva vista solo in tv, o in alcuni film o in telegiornali che però parlavano più di condizioni climatiche tropicali, quindi Americane (Nord-Centro-Sud America), o Asiatiche, o Australiane. Era quindi difficile vedere la forma di una tromba d'aria in Italia. È sempre stato un evento più unico che raro, da riprendere con il telefonino e farlo diventare virale sul web o sui social.
Ecco da qualche anno possiamo dire invece che eventi come le trombe d'aria marine sono sempre più frequenti e questo è dovuto al fatto che il clima sta cambiano. E il cambiamento avviene poiché le temperature stanno aumentando, nel caso specifico del Mediterraneo, le acque hanno già raggiunto i livelli record in estate.
Adesso per rispondere alla domanda del titolo dobbiamo provare a scindere i due concetti interpretativi, ovvero "peggioreranno in frequenza?" e "peggioreranno in intensità?"
Adesso a entrambe le domande la risposta è sì se non invertiamo la tendenza del riscaldamento globale e la dimostrazione è tangibile visto le tante volte che ci troviamo a parlare di cicloni, uragani, violenti alluvioni con forte raffiche di vento.
Devi sapere che la tromba d'aria (che può sempre trasformarsi in un piccolo "medicane o uragano mediterraneo'‘) si forma a causa sia di un sistema di bassa pressione, sia a causa di una temperature elevata presente all'interno del nucleo centrale (quello racchiuso all'interno del vortice. In questo moto si genera un movimento rotatorio di venti e di conseguenza piogge torrenziali.
Ovviamente la dimensione cambiano e in casi estremi possono diventare anche dei cicloni nel Mediterraneo. I venti delle trombe d'aria però possono comunque essere violenti e arrivare a superare anche i 64 chilometri all'ora.