L’Ema ha annunicato per l’autunno un nuovo vaccino anti-Covid monovalente

L’Ema invita le case farmaceutiche a mettersi al lavoro: devono produrre entro l’autunno un vaccino anti-Covid aggiornato e tarato contro la variante Xbb del virus SarsCoV2, quella attualmente più diffusa. Inoltre, gli Stati devono dare il via a una campagna vaccinale capillare, per proteggere i fragili.
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Valentina Rorato 31 Maggio 2023
* ultima modifica il 31/05/2023

L’epidemia è terminata ma la lotta contro il Covid 19 continua. Entro l’autunno dovrebbe essere prodotto un vaccino anti-Covid aggiornato contro la variante Xbb del virus SarsCoV2, quella attualmente più diffusa. Questa è la raccomandazione che l'Agenzia europea dei medicinali (Ema) darà alle aziende farmaceutiche, mentre agli Stati ricorderà che è molto importante prevedere in autunno un ciclo di vaccinazione per le fasce più a rischio della popolazione, a partire da anziani e soggetti immunodepressi.

"L'Ema pubblicherà a breve una raccomandazione su come adattare i vaccini anti-Covid per la prossima campagna vaccinale in autunno e indirizzeremo le aziende farmaceutiche a produrre vaccini che contengano il ceppo Xbb, che ora è dominante ed è un ceppo molto diverso rispetto a quelli che erano in circolazione prima”, ha raccontato presidente della Società italiana di farmacologia ospedaliera (Sifo), Arturo Cavaliere.

L'obiettivo è produrre per l'autunno un “nuovo vaccino monovalente, che contenga cioè solo il ceppo Xbb”. Il vaccino sarà un po’ diverso, perché quello attuale contiene due ceppi diversi, mentre quello nuovo non conterrà più il ceppo originario del virus SarsCoV2, ovvero il ceppo Wuhan, quello con cui la pandemia è partita, perché non circola più.

Questo farmaco sarà ad ampio spettro per tutta la popolazione, però di fatto, annuncia Cavaleri, "le campagne vaccinali saranno mirate a chi è più vulnerabile, a partire dagli anziani. L'opportunità che i vari Stati procedano alla rivaccinazione di alcune categorie, come fragili ed anziani, è sicuramente un concetto che ribadiremo. Ci confronteremo anche con l'Ecdc e decideremo come trasmettere questo messaggio, ma direi – afferma – che l'indirizzo è questo".

Non sono però confortanti le stime sulle dosi inutilizzate: pare che in Italia siano avanzate oltre 10-15 milioni le dosi di vaccino anti-Covid per la scarsa adesione alla campagna vaccinale negli ultimi mesi. Gli esperti ricordano che è difficile prevedere l'andamento del virus, “ma se ad oggi non sembrerebbe esserci una sua nuova pericolosità – avverte – non sappiamo tuttavia quali saranno le sue prossime mosse. E' bene dunque sempre stare in allerta e prepararci nel modo migliore possibile".

Fonte | Ansa

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