L’India paralizzata dallo smog: Nuova Delhi chiude le scuole e valuta il primo lockdown per inquinamento

L’aria di Nuova Delhi è irrespirabile, per questo il primo ministro della capitale ha deciso di chiudere le scuole per una settimana come misura iniziale. I livelli delle polveri sottili PM 2.5 sono venti volte maggiori rispetto alla soglia raccomandata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità.
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Martina Alfieri 16 Novembre 2021

Nuova Delhi è sovrastata da una nube di inquinamento. Lo scorso sabato, i livelli di particelle di PM 2,5 – tra le polveri sottili più nocive – hanno raggiunto quota 300, 20 volte il limite giornaliero indicato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms). Per questo, il primo ministro dello stato federale che ospita la capitale dell'India ha deciso per una misura d’urgenza: chiudere le scuole per sette giorni, con l’obiettivo di ridurre il traffico ed evitare di esporre i giovani a quell’aria irrespirabile e dannosa per la salute. Ma, se la situazione non migliora, è possibile che nella capitale venga imposto un vero e proprio lockdown, il primo dovuto ai livelli insostenibili di inquinamento.

A suggerire la soluzione più estrema è stata la Corte Suprema, a cui il primo ministro Arvind Kejriwal ha risposto che: "Il confinamento per inquinamento non è mai stato imposto prima. Sarà l'extrema ratio".

Intanto, per evitare che la condizione dell’aria continui a peggiorare, i dipendenti pubblici lavoreranno da remoto, e anche i privati sono stati invitati a preferire il telelavoro; sono stati fermati temporaneamente anche i cantieri edilizi all’aperto. Manovre drastiche, che ricordano i provvedimenti presi dall’India per contenere la pandemia, che ha colpito lo stato in maniera molto dura ma che finalmente sembra arretrare.

L’India combatte ormai da tempo con l’inquinamento, che si aggrava soprattutto d’inverno. In questi giorni, l’indice della qualità dell’aria ha toccato la soglia di 499, su un massimo di 500. Già sopra i 300, la qualità dell’aria viene classificata “pericolosa”. Questo significa che anche una persona in salute, potrebbe soffrire di difficoltà respiratorie.

La combinazione di traffico, attività agricole e incendi appiccati dai contadini per ripulire i campi, rende l’aria di Nuova Delhi tra le peggiori al mondo, con serie ricadute soprattutto sulle persone più fragili: "Stiamo ricevendo 12-14 pazienti ogni giorno in emergenza, soprattutto di notte, quando i sintomi causano disturbi del sonno e panico", ha dichiarato al Times of India il dottor Suranjit Chatterjee dell'ospedale Apollo.